Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/402

Da Wikisource.

L’uomo politico. 391 sia in sè stesse, sia nelle loro immagini, quante son le imitazioni che rappresenta la musica e quelle che offre la pittura, — di alcuna di queste cose sei stato mai tu stesso lodatore, o hai sentito di presenza un altro a lodarle ? Socr. giov. Come no? For. Hai anche in mente in che modo si suol far questo caso per caso? Socr. giov. No affatto. For. Ma sarò io poi capace col discorso di mostrartelo così come lo penso? Socr. giov. E perchè no? For. Pare che tu lo creda facile. Ma consideriamolo nelle specie opposte. In molte azioni e ripetutamente tutte le volte che ammiriamo la velocità e la energia e l’acutezza dell’intelletto e del corpo, e così anche della voce, esprimiamo le nostre lodi usando di un solo appellativo, quello del valore. Socr. giov. Come? For. Diciamo, per esempio, acuto e valoroso, veloce e valente, energico del pari. E in generale applicando il nome che io dico in comune a tutti questi caratteri intendiamo di lodarli. Socr. giov. Sì. For. E che? I,a specie viceversa dell’azione lenta forse che non l'abbiamo lodata molte volte in molte occasioni ? Socr. giov. E grandemente. For. O che, dicendo così, non diciamo il contrario di quello di prima per quelle altre cose? Socr. giov. In che modo? 392 L'