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Pagina:Il Vendemmiatore e La Priapea.djvu/66

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58 IL VENDEMMIATORE

CLXV.


    Voi, donne belle rivolgete il viso,
Chiaro mostrando che ’l mio dir vi spiace:
S’io vo’ mostrarvi il vostro paradiso,
1316Perchè ’l mirar, qual prima, or non vi piace?
Chi con le fronde il volto copre, e ’l riso,
Chi si fa in dietro, e chi ridendo tace.
Or non siate sì schive e vergognose,
1320Che ’l fin s’attende nell’umane cose.

CLXVI.


    Deh! quanto errai nel cominciar del canto,
Giovani, a cui il mio dir vo’ sol che piaccia.
Quando le vecchie vi levai da canto,
1324Perche con lor non vi levai di faccia
Questa, che avvolta di sanguigno manto
Vi batte nelle guancie e vi minaccia?
E per far onta a noi, gioja alle vecchie
1328A me chiude la bocca, a voi l’orecchie.

CLXVII.


    Vattene via, vergogna, vatten via
Ch’altro color che ’l tuo vo’ che ne copra.
Seguite il suon dell’alta voce mia
1332Voi, che di Bacco sete meco all’opra:
Cacciam da noi questa malvagia e ria,
Che i vostri e miei tesor non vuol ch’io scopra;
Vattene via vergogna, aspra e severa,
1336Cagion, ch’ogni piacer nel mondo pera.