Pagina:Il Volapük - Critici e Abolitori.djvu/10

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Ora nessuno che sappia di didattica, o che sia pratico nell’insegnamento delle lingue, potrà ammettere, che sia egualmente facile imparare sul luogo ove si parla, o nella scuola, una lingua viva o anche morta, e che si debba usare dell’istesso metodo per insegnare o imparare o l’una o l’altra. Posto questo, chi vorrà ammettere, o considerare come lingua viva il Vp, che non ha ancora quattordici anni di vita? che non ha ancora completo il suo vocabolario? — Dove lo si parla? Da quanti? — E dato che si possa imparare per pratica, e che? si avrà forse la ridicola pretesa, — per la sola ragione che questa lingua è la più facile, la più semplice... di ogni altra, — che abbia ad infondere egualmente in tutti e nella stessa abbondante misura memoria ed attitudine per apprendere e insegnare la lingua, sicchè filologi o no, dotti o indotti la possano egualmente apprendere in un breve giro di un mese o poco più, ed acquistar la pratica dell’insegnamento, come i più provetti professori? — E questa appunto è la pre-