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Anno IX. Sabato, 1º Gennaio 1910. Num. 1.


Giornale settimanale per le famiglie

IL BUON CUORE

Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE

Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena

E il tesor negato al fasto
Di superbe imbandigioni

Scorra amico all’umil tetto .....

ManzoniLa Risurrezione.

SI PUBBLICA A FAVORE DEI BENEFICATI della Società Amici del bene e dell'Asilo Convitto Infantile dei Ciechi
La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
RosminiOpere spirit., pag. 191.

Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.




SOMMARIO:


Beneficenza. — Accademia finale nell’Istituto dei Ciechi di Milano — Per l’Asilo Convitto Infantile dei Ciechi — Casa di riposo pei Ciechi vecchi.
Religione. — La Circoncisione e il primo giorno dell’anno.
Educazione ed Istruzione. — Asili Infantili Urbani (feste e lutto) — Angelo Maria Cornelio. Omaggio a Celestina Griseri — Il Cappellano del Reclusorio. Natale in carcere — Angelo Maria Cornelio. Maria Pezzè Pascolato e le sue opere.
Notiziario. — Necrologio settimanale — Diario ecclesiastico.


Beneficenza


ACCADEMIA FINALE

NELL’ISTITUTO DEI CIECHI DI MILANO

Crediamo bene, sebbene in ritardo, di dare una breve relazione dell’Accademia finale letteraria-musicale, che ebbe luogo nell’Istituto dei Ciechi di Milano nei due giorni 18 e 19 dicembre 1909, ripetendosi nel secondo giorno quanto fu fatto nel primo, e ciò per accontentare il grande numero di persone che desiderano di assistere a questi esperimenti sempre geniali e interessanti.

Assisteva nel primo giorno, insieme ai tre membri componenti il Consiglio, cav. ing. Spasciani, presidente, dott. Francesco Denti e avv. Lino Barbetta, consiglieri, il sig. Paladini, consigliere di Prefettura, in rappresentanza del prefetto Panizzardi, impedito dall’intervenire.

L’esame letterario, che forma sempre la prima parte dell’esperimento, era diretto dal rettore dell’Istituto, comm. Luigi Vitali, maestro principale. In attuazione di un principio per lui fondamentale, di concordare le materie insegnate agli avvenimenti del giorno, per dare all’insegnamento carattere di attualità, egli aveva raggruppato le materie dell’esame sotto un punto solo, l’anno 1859, del quale quest’anno erasi solennemente celebrato il cinquantenario: religione, storia, geografia, nomenclatura, tutto era stato considerato e svolto in rapporto al grande avvenimento cittadino e patriotico.

L’otto giugno 1859, giorno dell’ingresso trionfale delle
truppe alleate in Milano, dopo la battaglia di Magenta, erasi, alla presenza di Napoleone III e Vittorio Emanuele II, cantato in Duomo un solenne Te Deum. Ciò dette occasione di parlare di quest’inno particolare della Chiesa, della sua origine, della sua natura, delle occasioni in cui viene cantato.

Per la Storia, il 1859 venne considerato in tre punti: i preparativi, gli avvenimenti, le conseguenze. E vennero quindi, con sguardo riassuntivo ricordati tutti i fatti che si raggruppano come causa ed effetto intorno a quell’anno, che segnerà un’epoca memoranda nella storia generale d’Italia.

Complemento della storia, veniva la geografia, rappresentata da una grande carta geografica, in uso pei veggenti, sulla quale però, con inchiostro in rilievo, erano segnate le località rese celebri nel corso della guerra, il Cenisio e Genova, due punti dell’ingresso dell’esercito francese in Italia, Torino e Alessandria, punto di concentramento delle truppe; e poi le località delle battaglie, Montebello, Palestro, Magenta, Melegnano, San Martino, Solferino.

Più al nord era segnata la campagna condotta da Garibaldi, col passaggio del Ticino a Sesto Calende, colle vittorie di Varese e di S. Fermo.

La nomenclatura era fatta col distinguere, col tatto, i busti piccoli dei principali autori del Risorgimento italiano, Mazzini, Pio IX, Vittorio Emanuele II, Cavour, Garibaldi, e alcuni monumenti cittadini, il Duomo, il monumento delle Cinque Giornate, ecc.

Uno dei punti più curiosi dell’Accademia letteraria è lo svolgimento fatto da due allievi e da due allieve di temi suggeriti dagli astanti. È una prova che manifesta in modo evidente il grado di istruzione al quale gli allievi sono arrivati. Anche alcuni dei componimenti dati tornarono di sviluppo e complemento all’insegnamento generale, quali i due argomenti La Patria e il 1859, svolti dagli allievi Romanelli e Balestrini. Alle allieve vennero dati argomenti di indole morale, più conformi alla loro natura, la riconoscenza, l’amicizia. Grande fu la meraviglia del pubblico nel vedere in qual modo semplice e appropriato gli argomenti venisserò svolti.

Una bella esumazione coronò il saggio letterario, la poesia del Mercantini, Il Pellegrino italiano, fatta pel