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IL BUON CUORE 77


in bronzo da collocarsi nel giardino esterno del Collegio S. Giuseppe. — Il monumento misura complessivamente l’altezza di m. sette; sul basamento due medaglioni in bronzo ritrarranno l’effigie di don Giosuè Villoresi, e di don Antonio De-Ponti, una iscrizione ricorderà i nomi dei benemeriti cooperatori. — Il preventivo di spesa è di L. 17,000.

Non ci sorprenda nè ci spaventi la spesa. Il monumento in progetto risponde ad un bisogno del cuore; è una manifestazione irresistibile di stima, di affetto, di venerazione a persone altamente benemerite del clero, della società, di Monza in particolare. Basta il nome degli uomini che vogliamo onorare per invogliarci a realizzare il progettato monumento e quindi a dare il nostro concorso generoso, come generale e grande è il sentimento di riconoscenza che nutriamo verso gli illustri e benemeriti estinti. — Mentre rendiamo loro giusto tributo di filiale devozione, vogliamo che il monumento resti non solo ricordo soave dei Padri nostri, ma indice e norma di carità prudente, di umiltà cristiana da loro seguite nel compimento di loro missione.

La prima sottoscrizione aperta sulla fine del 1907 fruttò la somma di L. 3630. Nel marzo 1908 si dava relazione della prima sottoscrizione e se ne promuoveva una seconda, la quale pure dava una somma di L. 4627. Coll’ammontare degli interessi si ha ora una somma totale di L. 8701.

Siamo dunque a buon punto. Ora tocca a noi ad affermarci una volta ancora con maggior slancio di prima, quanto più forte si ridesta in noi il dolore per le ultime recenti perdite.

La sottoscrizione alla quale vi invitiamo deve essere appunto una riaffermazione dei primi sentimenti ringagliarditi dalla venerazione che abbiamo anche verso gli ultimi estinti che tramandarono a noi gli esempi santi di padre Villoresi e del fratello don Giosuè.

Anche l’inaugurazione del monumento deve avere il suo alto significato morale. Deve cioè riallacciare l’ultima epoca di dieci anni di vita del Collegio S. Giuseppe nella sua nuova sede, con quella di altri quarant’anni di vita passata al Carrobiolo, all’ombra dell’Oratorio e della Casa dei Barnabiti. — Sì, perchè, l’inaugurazione del monumento viene fissata per il giugno 1911, cinquantesimo dall’inizio della modesta ed umile opera che si svolse e crebbe provvidenzialmente, feconda di molteplici frutti di bene.

I sottoscritti, confortati dall’approvazione di Sua Eminenza il nostro Arcivescovo e da lui benedetti, daranno tutta l’opera loro per la felice riuscita del monumento. Con altra circolare forniranno notizie del come precedono i lavori, dell’epoca precisa dell’inaugurazione e delle funzioni che si compiranno.

Intanto ricordano che il 3 febbraio si compì il primo anniversario della morte di don Luigi Cantù, il 19 dello stesso mese quello di don Antonio De-Ponti, e il i luglio quello di don Achille Varisco. È giusto e doveroso che si celebri una solenne funzione di suffragio per quei benemeriti sacerdoti. A tal fine il Rettore del Collegio di S. Giuseppe mette a disposizione la cappella del Collegio stesso e porge invito a tutti per un solenne
ufficio funebre con Messa per il giorno 14 marzo alle ore 9 ½, nel qual giorno si daranno ulteriori eventuali notizie sull’erezione del monumento e si farà tesoro dei consigli di tutti.

Commissione Esecutiva.

Rossi mons. Paolo, arciprete di Monza — Annoni Aldo, Monza — Anselmi sac. Ottavio, prevosto di S. Nazaro, Milano — Antonietti Carlo, Monza — Belgeri mons. Ambrogio, Milano — Biffi sac. prof. Adolfo, rettore del Collegio S. Giuseppe, Monza — Bosisio sac. Pietro, Monza — Bozzi Enrico, Milano — Casanova mons. cav. Luigi, rettore dell’Istituto sordo muti poveri di campagna, Milano — Cazzaniga sac, prof. Cesare, rettore del Collegio di Merate — Colnaghi sac. Carlo, prevosto di Lissone — Crippa P. Antonio, superiore degli Oblati Missionari, Rho — Gerosa cavaliere uff. Alessandro, Monza — De-Giorgi mons. Alessandro, rettore del Seminario Maggiore, Milano — Mattavelli P. Giovanni Barnabita, prevosto di Carrobiolo, Monza — Mezzera sac. Romildo, prevosto di Mezzana — Orsenigo sac. Giuseppe, prevosto di Melzo Orsenigo sac. Cesare, coadiutore a S. Fedele, Milano — Pennati rag. Alessandro, Monza — Pini nob. rag. Carlo, Milano — Rusconi sac. prof. Pietro, Milano — Sommariva sac. Pietro, prevosto di Gallarate — Strazza sac. Gaetano, coadiutore a S. Fedele, Milano — Tagliabue Giuseppe, Monza — Talamoni sac. prof. Luigi, Monza — Villa Gerardo, Monza — Villoresi ing. Giuseppe, Milano — Vitali mons. comm. Luigi, rettore dell’Istituto dei Ciechi, Milano.

NB. Le offerte si ricevono dalla Direzione del Collegio S. Giuseppe in Monza e da tutti i membri della Commissione Esecutiva.

Collegio S. Giuseppe, Monza




Nel 12.mo fascicolo dell’ENCICLOPEDIA DEI RAGAZZI vi sono le vite dei più famosi Santi.




Dove fu sepolto S. Satiro?

Premetto che la presente ricerca è affatto limitata a ciò che indica l’intestazione; nè deve confondersi con un’altra, che si affanna da molto tempo, con dotti studii e risultati poco soddisfacenti, a stabilire dove oggidì riposa il corpo di S. Satiro. Quindi nessuno si allarmi per eventuali sorprese o minaccie; nessuno scatti e fiammeggi di indignazione credendomi così temerario da introdurmi in un campo riservato agli spiriti magni; almeno per oggi. Che se anche la tesi mia può sembrare audace, dirò.... che mi decisi ad affrontarla perchè riguarda casa mia; e anche peritile è debito di tutti agitarsi, discutere, provocare conflitti di vedute, allo scopo che dall’attrito si sprigioni la scintilla provvidenziale che illumini.

Detto questo, entro senz’altro in argomento, e mi chiedo: Dopo che nella primavera del 379 S. Satiro tornò dal fortunoso viaggio d’Africa, tanto compromesso in salute, così da ricadere malato dopo breve periodo di benessere, morendo poi fra le braccia di Ambrogio e Marcellina, dove fu portato a seppellire?

Dagli scritti di S. Ambrogio non è dato cavare nessun cenno del luogo di tumulazione di S. Satiro. Funerali imponenti, un lusso di riti religiosi, un discorso magnifico il giorno della sepoltura, e un altro non meno splendido in die septima, ma niente accenni, se un cimitero comune, o un’edicola dedicata a qualche martire, o una delle Basiliche extramuratte accolse le spoglie di Satiro. Tutto