Pagina:Il buon cuore - Anno IX, n. 11 - 12 marzo 1910.pdf/3

Da Wikisource.

IL BUON CUORE 83


l’errore un martirio di sangue. Le eresie orientali si perpetuarono nel deserto in un solitario orgoglio, fuori dall’imperio della ragione pubblica; l’eresia occidentale, colla sua sgraziata progenie, veniva a collocarsi nel cuore dell’Europa, centro al vario moto di quei tempi ed a quello maggiore che l’ascendere storico del dominio mondiale preparava al settentrione. Ed erano popoli potenti di pensiero e d’opera, di commercio potentissimi, che sulle mille navi avrebbero potuto addurre i dispersi figli di Dio nella casa dell’unico Padre. E le stirpi nostre per quelle genti s’eran rinnovate, e noi primi vi abbiamo recata la fede, e di là vennero quelli che la rinfervoravano fra noi: e coprimmo le stesse vie, incamminati alle conquiste religiose... e si staccarono da noi!! Hanno detto, che il paganesimo era redivivo, e farsi mercato delle cose più sante, e inetto l’Episcopato e a Roma stessa profonda la corruttela, nè promessa alla Chiesa la perpetuità... Anche tra noi era la corruzione che in quei paesi ha dato l’eresia, ma qui ne usciva il regno di Dio.

Noi, che tuttora conosciamo lo spirito di bene, tradizionale nella città nostra, il cui carattere morale ha potuto essere avvivato ma non traviato dalle nuove vicende, noi che nei sabati di Dio vediamo questo popolo, che preme alle soglie d’ogni tempio, che passiamo le famiglie tra pudiche vergini e madri venerande, noi pei quali una tradizione religiosa è cosa cittadina, e il nome dei santi è domestica gioia, se vogliamo comporci al pensiero la città degli avi nostri, distruggiamo questo ordine di bene che ne circonda ed ha nome da Carlo, distruggiamo queste consuetudini patrie, queste nostre domeniche, questa fragranza di virtù claustrali, questa luce dei tempi del Signore; e invece, oh Dio! poniamo l’ignoranza e il vizio, che già avevano commosso Ildebrando sulla Cattedra di Pietro. Oltre a questa umana natura, che non è un mistero, la ragione è storica. Le grandi monarchie, che il secolo XVI veniva elevando sulla rovina dei municipii, scendeano su questi campi a combattervi il loro primato, — e sempre dopo gli orrori della guerra rimanevaci, troppo amara ricordanza, il contagio. Questi mali sono tali, che, anche sparsi a grandi distanze, le società tardano assai a rifarsene. Ella, ella stessa, l’autorità episcopale, compagna d’ogni nostro dolore, sola sola venuta innanzi colla nostra gente in tanto volgersi di civili sorti, sempre a capo della nostra storia, invano la cerchiamo in quelle luttuose giornate. I nostri annali scrissero ottant’anni di vedovanza! L’Ormaneto, quell’uomo di tutte le imprese pazienti ed arrischiate, aveva scosso contro questa città la polvere dei calzari. Allora il Borromeo appariva.

(Continua).



Nel 12.mo fascicolo dell’ENCICLOPEDIA DEI RAGAZZI vi sono le vite dei più famosi Santi.



La NONNA è un capolavoro di una freschezza e di una originalità assoluta.

Pornografia in viaggio

Si ricevono continui lamenti perchè i gabinetti dei vagoni delle ferrovie italiane troppo spesso appariscono sconciati con disegni e scritti che non hanno da far niente nè coll’arte nè colla morale. È questa una delle tante prove di alta educazione che noi italiani diamo con vera leggerezza, come se non fosse niente da un lato recare scandalo o disgusto alle persone oneste che viaggiano pagando il loro biglietto tutt’altro che per aver spettacoli poco edificanti, dall’altro mostrare agli stranieri (i quali viaggiano molto sulle nostre ferrovie e sono avezzi a veder rispettati i vagoni nei loro paesi) quanto basso è il nostro senso morale, quanto poco sentito è il decoro e la dignità di uomo!

Il Comitato Centrale Italiano per la pubblica moralità già in addietro fece rilevare alla Direzione Generale delle Ferrovie lo sconcio, e chiese rimedio. N’ebbe una risposta cortese dove si diceva che la Direzione conosceva lo sconcio, e si accennava come fosse stato sempre raccomandata al personale la vigilanza sulla pulizia dei gabinetti, e come tuttavia sarebbero state date nuove disposizioni al riguardo; ma si aggiungeva che qualunque sforzo dell’Amministrazione poteva valere ben poco, di fronte al difetto di educazione che pur troppo è a deplorare in una grande parte del pubblico.

La risposta è giustissima: infatti, non ostante tutto, lo sconcio continua. Ma siccome è vergognoso che continui, e siccome se aspettiamo, perchè cessi, che l’educazione del nostro popolo sia progredita c’è troppo da aspettare, così non si potrebbe, intanto, insegnare un po’ di questa educazione con qualche contravvenzione o qualche multa? Non si potrebbe per es.: imporre al personale del treno una visita all’inizio della corsa, per accertare che le pareti sono pulite, o se no per pulirle, e una seconda più tardi, per potere, ove del caso, multare gli... artisti o letterati immondi? Almeno si potrebbero affliggere avvisi severi, con minacce ai deturpatori dei gabinetti.

Ci permettiamo di rivolgere questa proposta alla Direzione Generale delle Ferrovie, nella speranza che l’accolga, o che ne escogiti una migliore.

Beneficenza


Per l’Asilo Convitto infantile dei Ciechi


OBLAZIONI.

Somma retro L. 104312 20

In memoria di Pierino |||
   » 10 ―

SOCI AZIONISTI.

Marchesa Rocca Saporiti |||
   » 5 ―
Marchese Camillo Saporiti |||
   » 5 ―
Signora Magni Ester |||
   » 5 ―
» Marozzi donna Luisa |||
   » 5 ―
Giulini Longhi |||
   » 5 ―


Totale L. 104347 20