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120 IL BUON CUORE


simo di quella divina parola consolatrice che più si cerca e si sente nei momenti supremi della vita. L’eloquenza sua, riflesso della sua mente e del suo cuore, aveva un particolar pregio di severa elettezza di forma e di pensiero; era religione viva, non enfasi di vuota parola. Forse perciò fu poco noto.

Scompare con lui un altro di quella eletta schiera, ormai esigua, del vecchio clero milanese che colla intelligenza, colla integrità della vita, col saper conciliare le più alte idealità, coll’adempiere all’ufficio sacerdotale non mai come professione ma come ministero, operò cosi profondamente nelle famiglie e nella società, che ogni giorno più lo cerca con ansia e lo desidera.

Di Gaspare Ferrari gli amici fedeli conserveranno nel cuore la memoria benedetta.

A. De-Marchi.

Dopo lunga e penosa malattia, moriva nella nostra città il prof. Francesco Ardissone, ordinario di botanica nella scuola superiore di agricoltura — dove ebbe la direzione fin dal 1898 — e direttore dell’Orto Botanico di Brera. Il prof. Ardissone fu uno dei più dotti botanici che abbiano illustrata I’ Italia dalla seconda metà del secolo scorso, noto e ammirato non solo da noi ma anche all’estero. Studioso appassionato della crittogamia e dell’algologia, le sue memorie sulle alghe siciliane, liguri, marchigiane e della Terra del fuoco, gli valsero la nomina a membro effettivo del R. Istituto lombardo di scienze e lettere, e la laurea dell’Istituto di Francia. Amantissimo della montagna, illustrò con monografie interessanti la flora alpina, e come il Parlatore ebbe note speciali per il nostro modesto ma bellissimo monte Barro.

Valentissimo pure nella fotografia, si compiaceva di offrire agli amici le più belle, artistiche vedute, da lui prese nei punti più culminanti e sviluppate con rara perfezione. Membro corrispondente ed onorario di numerose accademie scientifiche, come quelle di Torino, Bordeaux, Vienna, Dresda, Cherbourg, Ratisbona, Breslavia, Algeri, diede prova d’indefessa attività e di fedeltà al lavoro fino all’ultimo di una vita intemerata dedita tutta alla famiglia, agli scolari, agli studi prediletti.

Le nostre amichevoli condoglianze ai superstiti, specie al figlio medico, dott. Adolfo.

A Milano, la signora Margherita Floreanini-Rocca, notissima per la sua attiva partecipazone ad opere di carità.

— A Canicatti (Girgenti), il barone Francesco Lombardo-Gangitano, si adoperò instancabilmente per la redenzione politica e morale della provincia di Girgenti. Agricoltore intelligente, che trasformò in modo mirabile i suoi estesi latifondi, costruendovi
strade e case coloniche; fu anche assai munifico avendo, pochi mesi prima di morire, elargito all’ospedale di Canicatti la cospicua somma di 325 mila lire.

— A Como, Margherita Costantini vedova Bernasconi, pia signora che morendo destinava 20 mila lire all’ospedale di S. Anna pei poveri di Borgo Vico, 15 mila lire all’ospedale di Mendrisio pei poveri di Chiasso e altre 6 mila lire per alcune istituzioni benefiche di Como.

— A Spalato, Enrico Chiudina, intelligente uomo di legge, che aveva consacrato tutta la vita, con modestia e tenacia, all’opera di salvazione dell’italianità dalmata. Istituì erede del suo patrimonio — circa 100 mila corone — la sezione di Spalato della Lega nazionale, la quale ha per iscopo la difesa della lingua italiana.



DIARIO ECCLESIASTICO


10 aprile — Domenica seconda dopo Pasqua — S. Anselmo vesc. di Lucca.
11, lunedi — S. Leone Magno papa.
12, martedi — S. Zenone vesc. m.
13, mercoledi — S. Ermenegildo re.
14, giovedi — S. Giustino filosofo.
15, venerdi — Ss. Basilissa e Anastasia mm.
16, sabato — Ss. Calisto e Carisio mm.

Adorazione del SS. Sacramento.

Continua a S. Calimero.
12, martedi — A S. M. al Paradiso.
16, sabato — A S. Sofia.


Gerente responsabile.

Romanenghi Angelo Francesco.


Milano. Tip. L. F. Cogliati, Corso P. Romana, 17.