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IL BUON CUORE 123


E’ fuori dubbio che l’azione più importante da esplicare, è quella di ordine morale, diretta a svolgere le latenti energie intellettuali dei nostri emigranti, allo scopo di renderli cittadini capaci e di sviluppare nel loro animo lo spirito nazionale.

Duplice compito, pel cui conseguimento l’esperienza della storia e l’unanime opinione dicono che il mezzo più efficace è la scuola, la quale deve essere quindi uno degli strumenti più attivi e preferiti della Federazione.


Abbiamo posto fra i fini primi da conseguire, la conservazione del sentimento nazionale, e vogliamo a questo proposito osservare che ciò non deve adombrare la suscettibilità dei paesi di immigrazione. Non è spirito di invadenza nè coazione morale diretta ad imporre la nostra lingua ai cittadini di quelle regioni, ma legittimo interesse della madre patria è che i suoi figli all’estero conservino la sua lingua e le sue tradizioni e sentimenti di affetto per essa: non perciò essi saranno meno attaccati agli interessi dello Stato di cui sono cittadini, anche nei riguardi della loro patria di origine: molteplici esempi lo mostrano.

(Continua).

UN PRETE ITALIANO

primo Sindaco di un Comune degli Stati Uniti del Nord-America

Sotto il titolo «Tontitown and its Mayor» il giornale americano The St. Louis Republic dà l’annunzio della elezione di P. Pietro Bandini, direttore di un nostro segretariato, a sindaco di quella colonia, ed accompagna la notizia con giusti apprezzamenti che volentieri riportiamo:

«L’elezione che designa il P. Pietro Bandini ad essere il primo sindaco della colonia italiana di Tontitown, che egli fondò nell’Arkansas centrale una diecina di anni fa, è un degno riconoscimento di lunghi anni di fedeli servigi resi disinteressatamente.

«Fino dalla fondazione di Tontitown P. Bandini è stato la guida sapiente del suo buon popolo; non solamente nelle cose spirituali, ma altresì in ogni interesse materiale. Egli ha insegnato loro ad essere buoni cittadini e ad adattarsi ai sistemi dei governi americani. Egli è stato sollecito della prosperità del suo popolo come lo furono i pionieri missionari francesi della Valle del Mississippi nell’aver cura dei loro figli indiani. Così, quando il momento è venuto di impiantare un governo municipale secondo i sistemi Americani per Tontitown, lo scegliere a proprio sindaco altri che P. Bandini equivaleva a cancellar se stessa dalla carta geografica.

«L’animo di Enrico de Tonti, che lasciò la spoglia mortale nella colonia francese di Mobile, non avrebbe approvato altra scelta. E chi fu questo Enrico de Tonti dal quale la colonia di P. Bandini ha preso così felicemente il nome?

«Gli uomini che si occupano di affari di assicurazioni lo conoscono qual figlio di quel de Tonti che come governatore di una provincia Napoletana fu vittima di
molestie, che esule politico lo condussero a Parigi dove egli immaginò il progetto della tontina dalle quote annuali.

«Gli studiosi della storia Americana lo conoscono come il luogotenente e la mano destra di La Salle nelle esplorazioni che per prime collegarono la base del lago Michigan colla foce del fiume Mississippi. Fu nell’anno 1675, o circa, che La Salle tornando dalla Francia per una missione, lo portò nel Canadà perchè gli fosse di aiuto nella grande impresa di cui era stato incaricato dal governo Francese.

«Il giovane Tonti aveva perduto il suo avambraccio destro nel servizio militare francese in Sicilia e lo aveva sostituito con un apparecchio di ferro per il quale fu conosciuto come «l’uomo dall’uncino di ferro» Mentre stava preparando il viaggio per il basso Mississippi, egli costruì nel fiume Niagara a monte delle cascate, il primo veliero che navigò i grandi laghi.

«Durante i rimanenti anni di preparazione egli ebbe l’incarico delle stazioni di La Salle nell’Illinois superiore, e nell’estate 1682 egli accompagnò la flottiglia delle imbarcazioni che portarono l’esploratore ed il suo seguito al golfo. Quando La Salle tornò in Francia per organizzare la sfortunata colonia che mai raggiunse la foce del gran fiume, Tonti restò incaricato delle stazioni dell’Illinois e stabili un posto di guardia alla bocca del fiume Arkansas ad attendere invano l’arrivo del condottiero che giacque ucciso sulla terra del Texas».

Alle parole lusinghiere pronunziate dalla stampa americana all’indirizzo di P. Bandini fanno eco il plauso e le congratulazioni dell’Italica Gens che è lieta ed orgogliosa di averlo qual direttore del segretariato in Tontitown.

ONORANZE

ad un venerando Sacerdote milanese

Il Collegio dei conservatori e dei dottori della Biblioteca Ambrosiana, nell’occasione che uno dei suoi membri, il dottor Antonio Ceruti, compie l’ottantesimo anno di età, volle festeggiare questo benemerito degli studi storici offrendogli, accompagnato da pergamena, l’omaggio di un dipinto riproducente quella composizione della Madonna della Seggiola, che il card. Federico Borromeo, fondatore della Biblioteca, adottava tre secoli or sono come emblema del Collegio dei dottori. Il sac. Antonio Ceruti, che entrato nella Biblioteca nel 1863, si ritrasse solo da qualche anno a Cernobbio, è noto nel mondo degli studiosi per molteplici pubblicazioni, e specialmente per testi di lingua, cronache medioevali milanesi e venete. Collaborò al Codex diplom. Longobardiae della R. Deputazione di Storia Patria, ed agli Annali della Fabbrica del Duomo di Milano: pubblicò un volume sulle origini di questo tempio, e fece parte della Giuria internazionale allorquando venne bandito nel 1885 il concorso per la nuova facciata del Duomo.

All’omaggio dei suoi colleghi si aggiunga quello degli studiosi delle nostre memorie storiche.

Fin qui il Corriere della Sera. Dal canto nostro, per