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130 IL BUON CUORE


All’Asilo G. Sacchi

Mercoledì, 20, all’Asilo Infantile di via Chiossetto, che è denominato dal fondatore Papà Sacchi e rammenta un altro esimio benefattore, grande amico e patrono di opere buone, il rimpianto comm. Luigi Sala, si svolse una commovente cerimonia, espressione di riconoscenza alla defunta nobil donna Clara Maggi Anelli, che fu per più di quarant’anni affettuosa e generosa presidente delle visitatrici.

La nobile signora Emma Maggi Perelli, nuora e succeditrice della defunta, faceva gli onori di casa col delegato conte Mario Cicogna e l’ispettore don Achille Farinelli.

Ai posti d’onore sedevano il presidente degli Asili d’infanzia, cav. avv. Marazzani, colla sua signora, il nob. cav. Alessandro Greppi, il proposto Grella, il dottore Brera, la contessa Luigia Cicogna, la contessa Ano tonietta Casati, la marchesa Del Mayno, le nobili signore De Vecchi, Caglio, ecc.

I bambini, con una toccante recitazione, ricordarono la bontà materna della rimpianta benefattrice.

A questo punto si scoperse il di lei ritratto parlante di bontà, e il sac. Farinelli pronunciò un affettuoso discorso commemorativo, che riscosse vive approvazioni seguite da congratulazioni per la di lui recentissima nomina all’alto ufficio di Prefetto del Santuario di S. Celso.

Seguirono altre recitazioni di bambini, che divertirono con canti graziosi ed esercitazioni svariate.

Un bell’album venne presentato alla nobile signora presidente Emma Maggi, e cinque bellissimi mazzi di fiori freschi vennero presentati alle nuove visitatrici, le signore Maria Conti Bisleri, Carolina Saldarini Ramazzotti, Graziella Todeschini Drompt, Anna Pizzagalli Maggi e Maria Baggiolini Ramella.

Fiori a profusione furono in fine distribuiti a tutti gl’intervenuti, i quali espressero viva soddisfazione anche al personale insegnante, specialmente al maestro di canto sig. Chiesa.

Per l’Asilo Convitto Infantile dei Ciechi


OBLAZIONI.

Somma retro L. 104 782 20

Giovanni Strambio di Castillia, a nome e in rappresentanza di tutta la famiglia, per un letto che porti la scritta del compianto genitore notaio Vincenzo Strambio, offre |||
   » 500 ―
Incognita |||
   » 20 ―

SOCI AZIONISTI.

Quarta rata.

Signora Lina Simonetta Marietti |||
   » 5 ―

Quinta rata.

Donna Matilde Sormani Pertusati (azioni due) |||
   » 10 ―
Signora Gigina Carganico Battaglia (azioni due) |||
   » 10 ―
Donna Catulla Vigoni |||
   » 5 ―
Donna Teresa Mannati |||
   » 5 ―
Signora Grandi |||
   » 5 ―
Contessa Gritti Morlacchi |||
   » 5 ―
Signora Comelli Majno |||
   » 10 ―
» Vogel |||
   » 5 ―
Avv. Gio. Batta Pagani |||
   » 5 ―
Signora Mima Comelli |||
   » 5 ―
Nob. Alfredo Leonino |||
   » 5 ―
Signora Ulrich |||
   » 5 ―
» Pazzini |||
   » 5 ―
» Ricordi |||
   » 5 ―
» Esengrini |||
   » 5 ―


Totale L. 10 5397 20

CASA DI RIPOSO PEI CIECHI VECCHI

OBLAZIONI.

Somma retro L. 6860 —

Famiglia Ferranti-Pasta per un fiore in memoria di
un amico prediletto
 
|||
   » 30 ―


Totale L. 6890 —

CASA FAMIGLIA PER IMPIEGATE


Somma retro L. 5782 —

Prof. Francesco Bottino |||
   » 3 ―
Signorina Ida Luraschi |||
   » 5 ―
N. N. |||
   » 15 ―


Totale L. 58o5 —

Ditta De-Magistris, stampa di 1000 Statuti gratis

(Continua).

Le offerte si ricevono ai seguenti ricapiti: Marchesa Anna Visconti Casati (via Borgonuovo, 5) — A. M. Cornelio (via Gesù, 8)

Educazione ed Istruzione


L'ITALICA GENS

Una delle difficoltà più forti alla conservazione della lingua e della nazionalità fra i nostri emigrati e che agisce in favore dell’assorbimento da parte dei paesi di immigrazione, è la tendenza che quelli hanno a cercare di immedesimarsi sempre più nella vita del paese fino al punto di voler nascondere la propria origine come causa di vergogna, colla trasformazione del nome: molti genitori non fanno insegnare ai figli l’italiano perchè «non porta moneta». E’ cosa triste, e contro questo pregiudizio deve insorgere l’opinione di chiunque sente la dignità della nostra patria. Bisogna istruire le giovani generazioni in scuole dove si dia alla lingua italiana importanza almeno eguale a quella del luogo, dove si insegnino le tradizioni nobili e grandi dell’Italia, si mostri lo splendore fulgido della civiltà nostra, dove si spieghi agli emigrati che il loro esilio non è effetto di trascuranza o decadenza della madre patria, ma di fenomeni transitori economico sociali, inevitabili nella vita dei popoli di antica civiltà, ma ancor giovani di forze, in cui alla esuberanza dello sviluppo demografico è venuto a mancare momentaneamente il concomitante incremento economico; periodo di transizione alla fine del quale l’equilibrio si ristabilirà per dar vita ad uno nuovo di più prospero avvenire.

Quando l’opera giornaliera della scuola avrà infuso negli animi dei nostri espatriati tali concetti ed avrà fatto sì che la lingua italiana sia parlata da milioni di cittadini nelle Americhe, avrà luogo l’opposto sentimento, e quei nostri connazionali avendo l’alta coscienza di cui adesso mancano affatto, di aver essi, col genio latino