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148 IL BUON CUORE


Canonica parla dei Sovrani di Russia con sincero entusiasmo.

— Meriterebbero — egli dice — di essere meglio conosciuti. La leggenda, spesso sciocca e brutale, ha proiettato come un’ombra sinistra sull’Autocrate russo. Ebbene, l’Imperatore e l’Augusta sua consorte sono le creature più semplici e più buone ch’io m’abbia conosciute; nei loro discorsi, nei loro modi non c’è affettazione alcuna, ma una sincerità ed una schiettezza da far meraviglia.

Quasi si scorda, rimanendo anche per poco nella intimità della loro famiglia, che sono i Sovrani del più vasto impero d’Europa.

La Tsarina, la cui pietà è proverbiale, è tutta intenta come una saggia madre borghese alle cure della sua casa. E’ una dama che conquide con la dolcezza del sorriso e con la delicatezza dei suoi sentimenti. Ama l’arte sinceramente, senza posa alcuna; come ama tutte le cose nobili e belle.

— E lo Tsar?

— Si dirà — risponde — che io parlo ancora sotto l’impressione della sua accoglienza amabilissima, ma quel ricordo non fa velo alla mia franchezza: Nicola II è di una bontà affascinante. E’ un Sovrano di saldo intelletto che ama profondamente il suo popolo. Chi si rivolge direttamente alla Maestà dell’Imperatore è sempre ascoltato, ed io stesso l’ho veduto accogliere con grande affabilità alcune delegazioni di umili contadini e intrattenersi con essi, non come Sovrano tra i sudditi, ma come amico semplice e buono.

A me accadde di discorrere con l’Imperatore degli armamenti che le Potenze tentano di rendere sempre più formidabili, e Sua Maestà non mi nascose la sua profonda, istintiva, invincibile avversione per la guerra, concludendo con queste precise parole: «Eppure bisogna armarsi: armarsi non per attaccare, ma per sapersi difendere».

— L’Imperatore ha parlato del suo viaggio in Italia?

— Certamente! Disse di averne riportata una impressione indimenticabile di bellezza, e mostrava, anzi, un desiderio vivissimo di poter conoscere ogni regione del nostro paese. Mi ricordò la sua gita a Superga, e mi disse della meraviglia provata in cospetto al superbo panorama, che si spiegò d’improvviso al suo sguardo. Anche parlò dei Sovrani nostri, ai quali è legato da vincoli di vivissimo affetto. Lo Tsar apprezza moltissimo Vittorio Emanuele III per l’ingegno e la cultura sua, ma lo ricorda sopratutto come un «buono ed esemplare padre di famiglia». Della Regina Elena, l’Imperatore disse che gli italiani non possono non ammirarla ed amarla, per la sua semplicità grande e per la sua bontà inesauribile.

Nicola II è una natura mite e serena: le ore che le cure di Stato gli lasciano libere, egli le dedica ai suoi figli, e più volte l’ho veduto io stesso trastullarsi come una fanciulla col Granduca ereditario. In quei momenti, credo, egli dimenticava affatto di essere lo Tsar di Russia.

Pietro Canonica eseguirà, nella quiete del suo studio di Torino anche i ritratti di due Principesse, figlie della
Granduchessa Elena di Grecia, e quello della Granduchessa Maria Paola, zia dello Tsar, un ritratto di Nobel, il proprietario delle grandi miniere di petrolio di Baku, e un monumentino funebre, destinato al Cimitero di Pietroburgo.

L’Esposizione della Moda Femminile a Villa Reale

Il successo dell’Esposizione è oramai assicurato, circa 200 espositori sono accorsi non per nulla sgomenti dall’arditezza d’una idea di indire una vera e propria Esposizione della Moda Femminile.

La Moda era apparsa finora come una cosa che volentieri si subisce e della quale anche a costo di qualche sacrifizio se ne seguono i capricciosi cambiamenti, indire dunque un Concorso della Moda, spingere tutte le primarie Sartorie e Confezioni Italiane, e in special modo le Milanesi a gareggiare tra di loro nella presentazione di figurini e modelli di creazione in parte propria, è un primo ed essenziale punto di evoluzione dell’Italia verso l’ideale d’una vera e propria Moda Italiana.

Interessantissima sarà la Sezione Moda Retrospettiva a traverso i secoli ed i popoli.

Importante l’adesione del Laboratorio della Consolata di Torino, che presenterà in numerosi mannequins le sfumature più recenti della Moda.

Le più rinomate ditte facenti parte dell’Associazione dei Proprietari Sartorie per Signora di Milano, si sono riunite per esporre nel Gran Salone centrale della Villa Reale quanto di migliore e più artistico possano produrre i loro laboratori.

Ditte di gingilli, gioielli, ventagli, parasoli, marocchinerie, profumerie, capigliature, arti seriche, musica e tutto ciò che la moderna industria può produrre per accrescere, modificare, inghirlandare la bellezza della donna, hanno aderito entusiaste.

Notevole poi che tutti gli oggetti saranno chiusi in elegantissime vetrine stile impero, bianche con fregi d’oro.

Una Sezione speciale di Dilettanti alla quale hanno concorso molte tra le aristocratiche e virtuose signore, presenterà una interessantissima Mostra di lavori in seta, ecc.

In un grandioso Padiglione in stile, costruito appositamente, verrà installata nei primi dieci giorni dell’apertura una importantissima Mostra Floreale promossa dalla Società Orticola di Lombardia sotto l’Alto Patronato di S. M. il Re e sotto la Presidenza dei signori conte Ernesto Turati e cav. Augusto Keller.

Per il giorno dell’inaugurazione, che avverrà il 21 maggio corrente, in tutte le sale al lato nord della Villa, vi sarà un concorso dei fiori recisi: addobbi, corbeilles, arredamento mense, è tutti i possibili lavori in fiori freschi.

Nel mese di giugno verrà aggiunta la Mostra del Comfort moderno, Sport, Villeggiatura. Sotto la direzione del nob. Franco Cantarella Cipri, verrà organizzato un programma di attraenti festeggiamenti.

L’Esposizione è a beneficio della «Protezione della Giovane» perchè quest’opera Pia, disponendo di maggior mezzi, possa togliere dal vizio maggior numero di povere anime perdute e senza appoggio.



Il libro più bello, più completo, più divertente che possiate regalare è l’Enciclopedia dei Ragazzi.