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258 IL BUON CUORE


tunnel sarà perforato e la gloria resterà all’ingegnere, che ha ideato i lavori, mentre vi sono questi poveri disgraziati, che per raccorciare un percorso ferroviario di qualche ora, si immolano: veri eroi che muoiono ignorati. Sempre a proposito di questa colonia le dirò, passando ad un altro ordine di idee, che da principio era impossibile accostare questi operai andati là spinti dalla necessità, ma che a poco a poco i nostri missionari li hanno guadagnati in modo che ora tengono il governo della colonia con piena soddisfazione delle autorità cantonali, dell’impresa e degli stessi operai.

«Vi è una baracca che funziona da ospedale dove ho visitato una trentina di ammalati, ed una scuola, retta da suore italiane, frequentata da circa 300 ragazzi e riconosciuta dalle autorità cantonali. In occasione della mia visita si è proceduto alla premiazione degli alunni che più si sono distinti. Ho dovuto constatare ancora una volta in questo mio viaggio l’armonia perfetta che regna tra le autorità diplomatiche e consolari e la nostra Opera di assistenza. A Berna, dove mi sono recato dopo la visita a Goppenstein, in un colloquio avuto col nuovo ministro Cucchi-Boasso questa mia convinzione ne è uscita sempre più rafforzata».

— A proposito, Eccellenza, Ella sa che qui a Basilea la sala d’aspetto per gli emigranti italiani alla stazione centrale è un locale indecentissimo, angusto, privo di luce e di aria, una tomba insomma: ed è davvero a deplorarsi che in una stazione di passaggio così importante come questa di Basilea non si sia ancora pensato a rimediare a tale inconveniente. È vero che sono corse trattative tra l’Opera di assistenza, il Governo italiano e le Ferrovie federali in proposito?

Un provvedimento.

— Sì. Abbiamo fatto rilevare all’amministrazione delle Ferrovie svizzere ed al Governo italiano l’inconveniente, ma da principio non si è riusciti a nulla; finchè, in seguito alle nostre insistenze, l’amministrazione delle Ferrovie svizzere si è decisa ad offrirci un terreno gratuitamente perchè noi costruissimo un ricovero per i nostri emigranti qui di passaggio, ed il Governo italiano ci ha promesso il suo appoggio ed un sussidio proporzionato alla spesa. Si stanno preparando i piani e facilmente quest’anno stesso si comincerà la costruzione del nuovo ricovero, il quale oltre ad un grande salone di circa 400 metri quadrati avrà al piano inferiore gli uffici per l’emissione dei biglietti, deposito dei bagagli, cambio di danaro, restaurant, lavatoi, ecc., ed al piano superiore dormitoi, infermeria, bagni, docce: ecc. Come vede, una grande iniziativa che l’Opera affronta coraggiosamente per il benessere dei poveri emigranti italiani.

— E dove si dirige ora?

— Continuerò il mio giro. Andrò ad Ulma, Arbon, Bregenz, S. Gallo e Lucerna per poi far ritorno in Italia.



Il Municipio di Milano ha ordinato 150 abbonamenti per distribuire in tutte le scuole i fascicoli dell’ENCICLOPEDIA DEI RAGAZZI.



Religione


Vangelo della domenica tredicesima dopo Pentecoste


Testo del Vangelo.

Di quei giorni essendo grande la folla intorno a Gesù nè avendo da mangiare, chiamati a sè i discepoli disse loro: Mi fa pietà questa gente: chè da tre giorni si trattiene con me e non hanno da mangiare. E se li rimando a casa loro, verranno meno per via: che alcuni di loro sono venuti da lontano. E i suoi discepoli gli risposero: E chi mai potrebbe qui nella solitudine satollarli di pane? Ed egli disse loro: Quanti pani avete? Essi dissero: Sette e pochi pesciolini. Allora egli ordinò alla moltitudine di assidersi per terra: e prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e diede ai suoi discepoli, perchè li ponessero davanti alle turbe come li posero. E mangiarono e si satollarono; e levarono degli avanzi dei frutti sette sporte piene. Or quelli che avevano mangiato erano circa quattro mila persone senza le donne e i fanciulli.

S. MATTEO, cap. 8.


Pensieri.

.....La folla essendo di nuovo grande.....

Una folla seguiva, attorniava Gesù. Come ciò consola il cuor nostro! E lo consola, perchè questa folla dice quanto di spirituale c’è nell’anima umana.

L’uomo è assorbito dalle cose terrene, affascinato dalle cose esteriori, all’eterno pensa poco o niente..... la religiosità pare cosa morta per lui..... i credenti, la breve cerchia delle persone pie che lo trovan restio ai loro inviti, lo giudicano male, lo compiangon perduto.....

Forse, così, avveniva anche ai tempi di Gesù.....

Ma appare Gesù e una folla non sospettata, non preveduta sorge ad udirlo.

Gesù non parlava la fredda parola della legge, non s’arrestava alla meticolosa osservanza di essa, Gesù spaziava ben alto, ben sopra a tutto ciò..... Gesù conosceva le riposte energie spirituali di ogni uomo e a quelle si rivolgeva, quelle chiamava a raccolta e la folla lo segue.

Impariamo anche noi, se vogliamo attrarre a noi per il bene i fratelli, a rivolger la nostra attenzione a ciò che in noi è fondamentale, essenziale, a ciò che risponde alle profonde esigenze del cuore umano..... se noi sappiamo toccar questa corda, stimolare, accrescere la vita interiore in un’anima abbiamo guadagnato la nostra vittoria santa!

Oh, prima di dire, che l’uomo moderno (noi diciamo l’uomo moderno, ma è la lamentela che s’ode di generazione in generazione) è restio alla fede, contrario alla religione, pensiamo come noi gli presentiamo e l’una e l’altra cosa, in qual modo erigiamo la sua adesione..... Se Gesù, se un santo ripetesse al cuore di questi nostri fratelli le parole di vita, siam certi noi che le ricuserebbero..... o si vedrebbe, invece, il dolce spettacolo di peccatori, di irreligiosi, di scredenti, secondo le nostre espressioni, alzarsi e porsi dietro all’apostolo di Dio?

La folla segue Gesù, assetata di Dio..... e Gesù, a questa turba sola desiosa di cielo, pensa ad apprestare anche il sostentamento del corpo..... essi lo dimenticavano, ma se ne preoccupa e ci pensa Gesù.

Vogliam trovar strana questa cura di Gesù per i bisogni terreni dei suoi ascoltatori?

Trovar strano che lo spirituale per eccellenza si preoccupi del cibo per la moltitudine che lo attornia?