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Anno X. Sabato, 11 Febbraio 1911. Num. 7.


Giornale settimanale per le famiglie

IL BUON CUORE

Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE

Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena

E il tesor negato al fasto
Di superbe imbandigioni

Scorra amico all’umil tetto .....

ManzoniLa Risurrezione.

SI PUBBLICA A FAVORE DEI BENEFICATI della Società Amici del bene e dell'Asilo Convitto Infantile dei Ciechi
La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
RosminiOpere spirit., pag. 191.

Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.




SOMMARIO:


Beneficenza. —Dott. Pietro Ferrari. Raggio di sole — Per l’Asilo Infantile Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi — Per la Festa delle ova di Pasqua — Opera pia Catena.
Educazione ed Istruzione. —Terth. La flora Pompeiana risorge — Maria Motta. Pro Vittoria, poesia — Itala Maria Costa. La Vita.
Religione. —Vangelo della Domenica di Settuagesima.
Società Amici del bene. —Pei poveri che soffrono il freddo ― Pei malati dell’Ospedale — Francobolli usati.
Notiziario. —Necrologio settimanale — Diario.

Beneficenza


“RAGGIO DI SOLE„

Mi trovavo alla stazione ferroviaria di Padova nel settembre u. s. ove mi ero recato per vedere davvicino quanto si fa in quella città dall’Associazione per la lotta sociale contro la tubercolosi: quando, appesa al fianco dello sportello del bigliettario, vidi una cassetta per offerte con sopra la scritta:

RAGGIO DI SOLE
Ricreatorio all’aria libera pei fanciulli deboli.
Augurio di buon viaggio
ai fanciulli partenti.

Quella dicitura mi sembrò un’espressione elevatissima di principi umanitari associati alle leggi dell’igiene nell’allevamento e nell’educazione del fanciullo. Non posso quindi resistere al desiderio di parlarne anch’io su questo periodico, tanto più che anche a Milano, nella primavera prossima verrà aperta pei fanciulli deboli, scelti specialmente tra i più gracili nelle prime classi delle nostre scuole elementari, una prima scuola all’aperto, alla Bicocca, presso Niguarda, fuori Porta Nuova, a pochi chilometri dalla città.

La scuola (e parlo sopratutto delle prime scuole) oltre al compito delicato ed importantissimo di educare la mente ed il cuore dei fanciulli, dovrebbe avere anche il dovere di non contraddire alle norme dell’igiene e alle
leggi biologiche. Invece noi vediamo disposizioni e consuetudini per cui si pretende che tutti indistintamente i fanciulli ammessi a una scuola siano trattati secondo un concetto di uniformità, come se tutti avessero attitudini organiche e resistenze uniformi. E così avviene che i gracili, i nervosi, i linfatici, i deboli siano sottoposti a uno sforzo di adattamento a loro superiore e ad un mezzo di lavoro nocivi. Di fronte al bisogno di provvedere all’incolumità dei sani e alla redenzione dei malati, separando gli uni dagli altri, è sorto il concetto di scuole speciali per questi ultimi; scuole che, per la sede e per il loro ordinamento, corrispondano a tutte le esigenze della medicina preventiva e furono dette scuole all’aperto, le quali sono poi una trasformazione delle stazioni di cura d’aria per i fanciulli.

A Padova in tre località distinte, e precisamente sui bastioni, nel punto che dominano tutta la città e che formano come un poggio isolato esposto da mezzodì a mattina, vennero preparati tre ampi parchi abbelliti da alberi resinosi che vi si vanno svolgendo. Il sole ampiamente illumina queste piaghe e l’aria vi scorre mite dai colli Euganei e dalle lontane prealpi. Questi parchi albergano una folla di giovinetti che dall’aprile al luglio, da settembre a metà novembre vi passano l’intera giornata, vi respirano l’aria pura ben ossigenata e giuocano e imparano e si rinvigoriscono. Vi si accolgono i fanciulli dai sei ai quattordici anni riconosciuti dal medico della scuola deboli, con l’abito speciale malaticcio, con localizzazioni caratteristiche (adeniti, blefariti, catarri bronchiali, forme ossee, ecc.) che si trascinano in lungo, pure permettendo al piccolo soggetto la vita in comune, ma triste e nociva nelle case oscure, umide, con mala nutrizione. Quei fanciulli accorrono volentieri a questi ospizi della salute all’ora prescritta, ed ivi si vedono cambiar’umore, diventar allegri, crescere di peso, migliorare, guarire col bacio del sole, colle carezze continue dell’aria pura, con una nutrizione migliore e sufficiente e con un riposo più igienico.

Alla sommità di questi parchi vi ha un ampio porticato provvisto di banchi da scuola o di tende, dove vengono tenute lezioni all’aperto dando notevole impulso a quegli esercizi fisici che sono adatti all’educazione dei fanciulli deboli. Sono preposti a questi ri-