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ha dovuto essere abbandonata, sia per l’opposizione delle autorità, sia per difficoltà tecniche e finanziarie, sia perchè non piacerebbe nè ai genitori nè ai fanciulli; dei resultati — sebbene a nostro parere di importanza assai relativa — si possono avere invece sia facendo ammettere la nostra lingua come materia d’insegnamento nelle pubbliche scuole, ciò che già fu ottenuto, ma di cui per ora ben poco ci si valse per mancanza di alunni che ne abbiano voluto approfittare, sia in qualche caso, si prestino allo scopo scuole sostenute da società filantropiche americane, come attualmente quelle della «Children aid society». Sulle scuole parrocchiali il relatore così si è pronunziato:

«Le scuole parrocchiali italiane sono quelle che più di tutte hanno sinora curato l’insegnamento della nostra lingua negli Stati Uniti. Il clero italiano dopo aver seguito numeroso il flusso dell’emigrazione, è andato man mano istituendo scuole parrocchiali un po’ dapertutto nelle nostre colonie.

«Queste scuole, affidate generalmente a qualche ordine religioso, seguono quasi tutti i programmi scolastici americani: ma parecchie di esse impartiscono anche l’insegnamento abbligatorio o semplicemente facoltativo, della lingua italiana.

«È d’uopo fare omaggio allo zelo di quei sacerdoti i quali in remote colonie agricole, là ove appena rudimentale è ogni organizzazione sociale, s’incaricano di conservare la lingua ed i patri costumi tra quei nostri poveri emigrati, meravigliosi nel dissodare e coltivare terreni vergini e spesso malsani. Ammirevole è altresì l’esempio del Padre Caruso, il quale, per difendere l’insegnamento obbligatorio della lingua italiana nella scuola parocchiale del «Buon Consiglio» in Filadelfia (frequentata da circa 1300 fanciulli italiani) contro le opposizioni del locale ispettore scolastico, non esitò a ricorrere alle competenti autorità in Washington, le quali dovettero riconoscere il suo buon diritto. In generale però, e su ciò son concordi i rapporti dei Regi Agenti, l’insegnamento dell’italiano nelle scuole parrochiali (ed in genere in tutte le scuole) è impartito in modo frammentario e del tutto insufficiente. Non è la volontà che faccia difetto, ma mancano quasi sempre i mezzi finanziari adeguati ed un programma organico d’insegnamento».

(Continua).

R. Venerosi.

PAGLIUZZE D'ORO


Quando si tratta di deformità del prossimo, l’uomo sano, l’uomo ben conformato, l’uomo che si crede perfetto, è sempre pronto e disposto... a metterle in ridicolo. I ciechi, i ciechi soli, fanno eccezione alla regola. La cecità non è fonte di riso.

Ei non sono se non i contentissimi, i pienamente soddisfatti, i non desiderosi di nulla per la patria, i quali debbano difendere su tutto i maggiori, su tutto i contemporanei, per procacciare un tutto simile ai nepoti.

Educazione ed Istruzione


SOCIETÀ GEOLOGICA ITALIANA


PROGRAMMA

del

XXX Congresso Geologico Nazionale


ONORANZE all’Abate STOPPANI


9 Settembre.

LECCO. — Ore 18. Adunanza del Consiglio Direttivo della Società in una delle sale del Municipio di Lecco, gentilmente concessa.

10 Settembre.

Inaugurazione del Congresso e Commemorazioni.

LECCO. — Ore 10. Seduta inaugurale del Congresso nel Teatro di Lecco. — Discorsi di circostanza. — Celebrazione del Cinquantenario della Carta Geologica d’Italia e del XXX Anniversario della fondazione della Società Geologica (Oratore: Sen. prof. Giovanni Capellini).

Ore 14. Commemorazione, nel Teatro stesso, di Antonio Stoppani (Oratore: Prof. Torquato Taramelli).

Ore 15. Formazione del corteo che si recherà a deporre sulla tomba dello Stoppani, nel cimitero di Lecco, la corona di bronzo offerta dai Soci della S. G. I.

Ore 16. Partenza in automobile per Somana a portare una corona, offerta dai colleghi dell’Università di Pavia, alla tomba del prof. Carlo Riva, tragicamente morto sulla Grigna. — Ritorno a Lecco.

Ore 19. Pranzo ufficiale offerto ai congressisti ed alle autorità del Municipio di Lecco.

11 Settembre.

Gita attraverso la Valsassina.

LECCO. — Ore 7. Partenza in automobile per una corsa (che permetterà uno sguardo d’insieme su tutta la Valsassina) lungo la valle della Pioverna, la sella di Casargo e la valle del Varrone, fino al Ponte di Premana. — Ritorno a Taceno e discesa a Tartavalle, ove, verso mezzogiorno, in quello Stabilimento idroterapico, sarà offerta una colazione dalle Ditte esercenti le cave e le miniere della Valsassina.

Ore 14. Visita alle cave di baritina nei comuni di Cortabio e Primaluna; alla laveria della galena argentifera delle miniere di Camisolo; alla Cascata della Troggia (Paradiso dei Cani), ed alla esposizione mineralogica valsassinese predisposta in Introbio, capoluogo della valle, a cura di quel Sottocomitato locale.

Ore 18,30. Pranzo al Grande Albergo di Maggio, offerto dal Sottocomitato valsassinese. — Ritorno in serata a Lecco.

12 Settembre.

Gita nella Valle di Esino (Gruppo delle Grigne).

LECCO. — Ore 6. Partenza in automobile per Varenna, con breve sosta alla cascata del Fiumelatte: a Varenna visita delle cave dei marmi neri.