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272 IL BUON CUORE


più di aprirsi degli sbocchi commerciali in America, crediamo che potrebbero, sia pur lentamente, vedersi schiudere orizzonti nuovi per i loro traffici marittimi, e potrebbero creare alle loro flotte uno svliuppo basato su interessi commerciali, i quali porrel)beró ai sicuro l’industria marittima dalle crisi derivanti da possibili rallentamenti del movimento emigratorio. ’D’altra parte non è chi ’non veda come nello sviluppo degli scambi commerciali fra l’Italia e le colonie etnografiche risiede uno dei mezzi più efficaci per assicurare la conservazione dei caratteri nazionali nelle medesime, poichè sono i vincoli di interesse materiale che fanno sopravvivere anche i vincoli ideali; è la immediata utilità della lingua italiana per’le esigenze del commercio, che ne determina la conservazione nelle colonie e che promuove le scambievoli relazioni fra esse e la madre patria. Le colonie italiane nel Bras,lii’ Proponendoci dí occuparci in altri numeri di questo bollettino della convenienza di attuare dirette co-

municazioni per scopi commerciali fra l’Italia e ciascuna delle singole colonie italiane che sopra abbiamo dettò esser mancanti di tale collegamento, ci limitiamo qui ad accennare come sarebbe opportuna, e come praticamente si potrebbe iniziare, una linea di vapori fra l’Italia e le Colonie italiane residenti negli Stati brasiliani di Rìo Grande do Sul, di Santa Catharina, di Paranà, di Espirito Santo. Gli italiani residenti in questi Stati ammontano rispettivamente a 250.000 nello Stato di Rio Grande do Sul, a 40.000 nello Stato di Santa Catharina, a 3o.000 nello Stato di Paranà, a Ro.00d nello Stato di Espirito Santo. E’ in complesso una popolazione di 400.000 connazionali residenti nel Brasile (ed anzi superiore se si contano anche le colonie assai più modeste degli Stati di Bahia e di Pernambucol la quale manca di comunicazioni marittime dirette coll’Italia e conseguentemente di un commercio adeguato colla ir_adre patria. (Continua)


NOTIZIARIO

Un gentile pensiero della Regina Elena.

La Regina Elena, con squisito pensiero, ha fatto eseguire due belle fotografie di gruppi dei Principiai, rer farle mettere in vendita a scopo benefico. I due gruppi sono rinscitissind e sono dedicati uno ai soldati e l’altro ai ma ritmi. L’introito della vendita del primo gruppo andrà all’AMbu’utorio e Infermeria in Roma. Il ricavo della vendita del gruppo per • i marinai è destinato a beneficio della Scuola infermiere Regina d’Italia. I gruppi sono in vendita tanto come fotografie quanto come cartoline. L’incarico della vendita è affidato allo studio fotografico De Marchi Carlo di Milano; ma cartoline e fotografie sono diffusi in Molti negozi cosi a Milano come fuori. La genti’e iniziativa della. Regina avrà certamente il pla largo e sicuro successo e assicurerà un bell’introito alle opere benefiche che è destinata ad aiutare. Un vecchio convento che diventa Ospedale Militare. Nella quieta via Santa Croce, oltre la chiesa di S. Eustorgio, a porta Ticinese, sorge un vecchio edificio che da anni Ospitava.suore e ragazze. Le suore — dell’Addolorata — grazie a un lascito, davano ricovero e alloggio a centocinquarita ragazze ’desiderose (1.1 redimeksi e queste provvedevano a vestirsi e a prepararsi il gruzzoletto lcl’a dote con lavori’ di cucito. Da quando ’la guerra è cominciata a:pre e fanciulle si sotto ristre:•e in una metà della casa che prima occupavano: l’altra metà l’hanno ceduta alla Sanar Militare perchè la trasformasse in ospedale di riserva per i soldati. Le suore prima, di andarsene hanno regalato 60 letti alla Sanità Militare. Quattro d’i • esse Si sono messe a- dispo, siziotie della Sanità stessa peri lavóri di. cucina e di guardaroba. La contessa Del Maino, moglie del•defunto generaic, ha voluto dotare il nascente ospedale degli arredi per le infermerie e per la cucina, della biancheria e dei vestiari. (,./rente responsabili’ ft.rota. I1Hri

•• I

La Sanità à comp’le’tato l’opera prov vedendo ad altri 40 letti, agl’impiaali per i servizi di cucina. di riscaldamPnto per la sala delle operazioni, per i gni, i gabinetti, i guardaroba. - L’eAfielo da utilizzare, nel quale aveva vissuta mia grande famiglia in altrettanta grande economia, venhe radicalmelltc trasforma to.

Un cimelio Manzoni’no. La sala Alanzoniana della Itib!ioteci Naz, di frera si è arricchita in onesti giunti per liberalitàdel senat. Luca Beltrami. di un autografo monzoni,:.ip che finora fu posseduto. come ricordo famigliare, da un nobil ti mo che per vincolo di parentela l’ebbi) già dal marchese Giacomo BeCearia, nipote dellsi madre di Alessandro Manz rii. Si tratta dell’originale del -Offeete,:.i, della Messa che leggesi a pagina delle «opere Varie di Alessandro.31,nzoni, edizione riveduta dall’Autore Redaelli, 1845).» Dal confronto dell’originale col testo risultano, oltre alcuni ’mutamenti puramente grafici, tre sete varianti.

A Lendinara il nobil uomo avv. Alessandro Perolari Malmignati. A Torino la sig. Gemma Burali-Forti DIARIO ECCLESIASTICO domenica — d’Ottobre. La solennità del Ss. Rosario. lunari! — S. Francesco d’Assisi. martedi - I Sa Placido e Comp mercoledi — S. Brunone, sac. giovedì — S Brigida. venerdì — S. Pelagra. sabato — I Ss. Dionisio, Rustico e Donnino. Giro delle SS. Quararif Ore. Continua a S. M. del S’Occorso. 5, martedi, a S. Giovanni Laterano. 9, sabato, al Sacro Cuore (alla Cagnola). 111~.9 Eifir~~ • • 1•1000101 • • ••••••• •

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Necrologio settimanale A Milano la sig. S’la Teresa in Al lara; la Sig. Affilia Co’onild n da tana; la sig. Giulia Stahiliní ved. Capella; il sig. Cesare Cas’elnuovo: il sig. Angusto Alfieri; il rag. Ernesto Nipel. Nella sua villa d’Inverig,o — L la Nr,tonda. del Cagnola — il marchese Lui del:l’0u gi d’Adda Sal)vaterra. dine di Malta. L’architetti Luigi Ca- gnola, marito di una sua zia.- lo avevo tenuto al fOnte battesimale. Intrapresa la carriera militare, il Marchese; come ufficiale • d’ordinanza del Re Carlo Alberto. aveva partecipato alla battaglia di Novara. Con la morte del marchese Luigi D’Adda si estingue la discendenza masehile del ramo primogenito di questa. famiglia patrizia Milanese. A Mirano Veneto il N. H. Conte Le renzo Glustiniani Recanati, patriziò veneto.

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