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del conte di cavour. | 245 |
anche quelli fatti dopo il momento in cui il conte di Revel si è separato dal Ministero), che qualunque misura tenda a legare più strettamente i due paesi è accolta qui con un sentimento che si approssima all’entusiasmo.» (Movimenti di sensazione.)
Questo documento, credo che valga ad allontanare assolutamente l’idea che l’Inghilterra e la Francia abbiano inteso esercitare una pressione per costringerci ad accedere al trattato di alleanza. Terminata così la parte storica (non so se avrà pienamente soddisfatto alla curiosità dell’onorevole conte Della Margherita ma è però quanto si raccoglie in riassunto dal complesso delle negoziazioni) passo a farvi conoscere, o signori, quali furono i motivi che indussero il Governo ad accedere al trattato.
Prima di tutto, o signori, il Governo ebbe ad esaminare se la guerra che si combatteva in Oriente interessasse realmente lo Stato nostro, se veramente vi fosse per noi interesse materiale, interesse politico a prender parte in essa, a concorrere allo scopo che si proponevano di ottenere le potenze occidentali.
Noi non abbiamo avute molte difficoltà a convincerci che la Sardegna era altamente interessata allo scopo della presente guerra. Difatti, o signori, se la presente guerra avesse esito felice per la Russia, se avesse per conseguenza di condurre le aquile vittoriose dello czar in Costantinopoli, evidentemente la Russia acquisterebbe un predominio assoluto sul Mediterraneo, ed una preponderanza irresistibile nei consigli dell’Europa. Ebbene, signori, sia l’una che l’altra conseguenza non possono a meno che riputarsi altamente fatali agli interessi del Piemonte e dell’Italia. Infatti, quando la Russia fosse padrona di Costantinopoli, lo sarebbe altresì del Mediterraneo,[1] poichè diventerebbe dominatrice assoluta del
- ↑ Il conte di Cavour disse a proposito di questo al Senato: «Se voi esaminate le statistiche del commercio dell’Oriente, se voi tenete calcolo del numero dei bastimenti che approdano ogni anno a Costantino-