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IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI


6.

Mi si sarà riconoscente di condensare in quattro tesi un’idea così importante e così nuova: facìlito così la comprensione, provoco così la comprensione.


Prima proposizione. Le ragioni che fecero chiamare «questo» mondo un mondo di apparenza, al contrario provano la sua realtà, — un’altra realtà è assolutamente indimostrabile.


Seconda proposizione. I segni distintivi che si son dati della vera «essenza delle cose» sono i segni caratteristici del non essere, del nulla; da questa contraddizione si è edificato il «mondo-verità» in vero mondo: ed è infatti il mondo delle apparenze, in tanto che illusione di ottica morale.


Terza proposizione. Parlare di un «altro» mondo che non sia questo qui, non ha alcun senso, ammettendo che noi non abbiamo in noi un istinto dominante di calunnia, di rimpicciolimento, di messa in suspicione della vita: in quest’ultimo caso noi ci vendichiamo della vita con la fantasmagoria di un’«altra» vita, di una vita «migliore».


Quarta proposizione. — Separare il mondo in un mondo «reale» ed in un mondo delle «apparenze», sia alla maniera del cristianesimo, sia alla ma-


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