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trebbe andare, e dove era sicuro di far danaro; e lo nominò — un sito lontano lontano in un paese chiamato Tipodi, che il maestro di scuola dice che è dall’altra parte della terra, sotto i nostri piedi. Ma Battista, che c’è stato di poi, dice che son tutte sciocchezze, perchè se fosse così, come potrebbe star in piedi la gente? eppure ci stanno» Speranza guardò a Lucy, come avesse detto un argomento senza replica.

— «Questa non è una prova,» disse Lucy sorridendo; «ma ne discorreremo altra volta. Proseguite ora la vostra storia.»

— «Bene, dunque,» proseguì Speranza. — «Ma mio padre disse a Battista: voi non potete esser preso, sapete? perchè siete come figlio unico di vedova.»

— «Così sono,» disse Battista; «eppure devo aspettare e tirare un numero, a quel che pare; almeno m’è stato detto che così è la legge, quando andai a Genova per le carte.»

— «Ah!» disse mio padre, «essi tormentano sempre i poveri colla loro legge. Bene, non fate caso; c’è solo tre mesi da aspettare; chi sa? potreste tirare un buon numero, e così andrà tutto bene.»

— «Piaccia a Dio che sia così,» disse Battista.

— «Dio fu buono per noi, signora, perchè quando venne il tempo, il numero di Battista fu uno dei più alti, ed egli non avrebbe dovuto partire. Egli non era presente all’estrazione che fu fatta in Nizza; ma questo non concludeva nulla, perchè i signori del Consiglio cavano il numero per i giovani assenti. Appena questa buona sorte fu saputa a Bordighera, il Sindaco gli scrisse una lettera a Genova ove Battista aveva fatto una gita — era una bella lettera — per dargli una buona notizia; e con questa lettera in mano, Battista ottenne licenza di andar dove gli pareva ed ebbe tutto le carte che gli abbisognavano; e fece vela per quel paese lontano lontano.

«Da quel giorno non avemmo altro che disgrazie. La vedova Susanna si ammalò di febbre, e malgrado la cura del dottor Antonio, morì entro un mese. Io fui sì scorata a quella perdita inattesa, e al pensiero di dar la trista notizia a Battista — mi aveva fatto promettere di fargli sapere qualunque cosa, buona o cattiva, potesse accadere a sua madre; e per di più così abbattuta per le notti vegliate colla vedova Susanna, che subito dopo caddi malata anch’io, e stetti a letto per sei settimane; e non mi sarei più alzata se non ci fosse stato il dottor Antonio. Cominciavo appena a trascinarmi intorno, quando una mattina venne qui il Sindaco, e disse che il caso di Battista non era così