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136 Heidi Siller-Runggaldier


werden, denen zwei Bäume unterzogen wurden, müsste eine andere Satzstruktur gewählt werden, nämlich ohne Expletivum und mit grammatischer Übereinstimmung zwischen Verb und nachgestelltem Patiens, also analog der deutschen Struktur. Der entsprechende Satz Doi lëns ie unic taiei “Zwei Bäume sind geschnitten worden” könnte somit als Antwort auf die Frage Cie iel pa unì fat cun doi lëns “ Was ist mit zwei Bäumen gemacht worden?” interpretiert werden und müsste entsprechend den Satzakzent auf das Verb taiei legen.

3. Considerazioni finali

Gli esempi riportati dovrebbero essere sufficienti a dimostrare l’interesse e il valore euristico del confronto grammaticale delle nostre lingue. Il risultato che ne deriva può perciò essere di particolare interesse per l’insegnamento, soprattutto in quei domini che lasciano intravedere divergenze. Sono proprio le divergenze a cui dovrebbe rivolgersi l’attenzione degli insegnanti, in particolare di quelli coinvolti nell’insegnamento integrato delle lingue. Infatti, per effetto del noto fenomeno dell’interferenza queste divergenze sono spesso all’origine di errori. Si tratta però di errori spiegabili e a certi livelli di interlingua anche non evitabili. Tocca quindi all’insegnante rendere consapevoli gli allievi e studenti delle singole particolarità e caratteristiche di ciascuna lingua e di sensibilizzarli verso un loro uso attento e mirato.

È così che l’insegnante può condurre i discenti verso una maggiore consapevolezza linguistica (language awareness). Nelle vallate ladine il terreno al riguardo è particolarmente fertile, poiché venendo a contatto più o meno sin dall’infanzia con le tre lingue, i ragazzi ladini sviluppano ben presto una sensibilità per il plurilinguismo. Sono perciò anche in grado di rifletterci sopra e di svilupparne una metaconoscenza. L’insegnamento delle lingue, soprattutto quello integrato va naturalmente gestito in modo adeguato alle capacità intellettive dei ragazzi, partendo da un approccio più o meno ludico e quindi non troppo impegnativo con i bambini piccoli per arrivare infine ad un insegnamento supportato dalla teoria con i ragazzi di età più avanzata.

Come tutti sappiamo, nelle vallate ladine vige un trilinguismo di fatto, cui ora si aggiunge anche l’inglese. Le potenzialità per un’acquisizione plurilingue sono quindi ideali, andrebbero perciò sfruttate al massimo. Nel frattempo si sa che il contatto precoce con due o più lingue facilita l’acquisizione di altre lingue, ma che questa capacità va diminuendo con l’età. Ciò vale soprattutto per gli aspetti morfologici e morfosintattici come per esempio l’accordo fra i sostantivi e gli elementi ad esso relati, tra cui in particolare i determinanti e gli aggettivi. Sono difficoltà che discenti adulti continuano ad avere anche fino a uno stadio di