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138 Heidi Siller-Runggaldier
delle tre lingue, cui andrebbero successivamente aggiunti materiali didattici per
il loro approfondimento. Sarebbe perciò duplice il risultato di tali lavori: essi
condurrebbero ad una maggiore competenza metalinguistica delle tre lingue da
parte dei futuri insegnanti e permetterebbero nello stesso tempo la messa a disposizione
di supporti didattici agli insegnanti che già lavorano nelle scuole.
Avrebbero quindi un alto grado di applicabilità e quindi un particolare potenziale
pratico.
Ci auguriamo – e parlo quindi anche a nome dei miei colleghi Horst Sitta e Peter Gallmann – che il risultato della nostra fatica non finisca f ra gli scaffali delle biblioteche delle nostre scuole, ma che aiuti e supporti l’insegnamento linguistico, che contribuisca ad una migliore competenza linguistica e che garantisca una più marcata consapevolezza del ricco patrimonio linguistico che nelle nostre valli ci viene offerto, quasi gratis, sin dalla nascita e per il quale molti ci invidiano. Ma questo patrimonio non si mantiene e non si potenzia automaticamente, va perciò tutelato e curato con la massima attenzione ed il massimo rispetto. Con il nostro lavoro speriamo di aver contribuito a evidenziarne l’inestimabile valore culturale. E questo vale in particolare anche per il ladino. Nel nostro conf ronto gli è assegnato lo stesso rango delle altre due lingue, e a ragione. Come lo dimostra già la sola grammatica dei determinanti e dei pronomi, il ladino può misurarsi a pieno titolo con le altre due lingue sia riguardo alle forme che ai loro significati e alle loro funzioni. Chi quindi si avventurerà nella grammatica ladina, ne potrà scoprire la grande varietà dei mezzi linguistici e la loro ricchezza espressiva. Considerando il numero esiguo dei parlanti del ladino e delle generazioni che hanno concorso al suo evolversi, esso rappresenta il frutto di un lavoro e sforzo cognitivo impressionante che va trattato con grande stima e riguardo. Se la nostra grammatica riuscisse a sensibilizzare anche in questa direzione, raggiungerebbe un ulteriore obiettivo. Un’accoglienza positiva del volume ci sarebbe quindi particolarmente gradita.