Pagina:Il mio cuore fra i reticolati.djvu/186

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qualunque caso, facendoci amare ciò che si detestava, e viceversa. Amica, provatevi ad immergervi nei flutti amari e turbolenti della vita, provate una qualsiasi navigazione nella realtà; così solo potrete realmente approdare alle rive perlacee dell’Infinito. Ma come parlare di al-di-là, finchè si è così puerilmente al-di-qua?».

*

Per lui la guerra fu lo snebbiamento, la rivelazione.

La vita gli apparve come una «marcia»: un ritmo di pulsazioni proiettate in avanti, senza pausa, inesorabilmente. La staticità dei suoi anni passati gli sembrò, di fronte alla dinamica febbrile di quei giorni, una cosa paradossale, incredibile. Non poteva credere di aver tenuto per tanto tempo le proprie energie in un silenzio così vigliacco, in una immobilità così inattiva, in cui non era stato nè giovane nè bello nè forte nè vittorioso mai, in cui si era lasciato sopraffare da cento piccole fughe codarde, come un bimbo senza muscoli e senza volontà.

La guerra — disciplina, energia, pericolo, organizzazione — gli sguainava la sua forza con delle frustate terribili in cui la carne impreparata ululava di terrore e di gioia insie-