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70 ATTO SECONDO.
SCENA SECONDA.
PaccjMifaicordia}e Giuftitia.
PAce, pace v’arreco,& io la Vate Son , che con voi ragiono : e ben al volto Mi cono [cete,e al biondo crin,che citilo I' di pallida Oliua.e à quella verga, Che due gran [pire hà di ferpenli attorno ; 17 Caduceo fomiglia,eà me conuienfi, Non al fallace Dio,eh'i ladri honoi4.
Voi fofie fempre infìem concordi, e vnite Là foura'l Cielo, otid’ì !'origin uclìra : Maggioranza iravoinuUaritrouo-, Ch'tgual a ambe VI ualor .pari ì l’ardir! t I dtuunqut e Giu/litia, la Pietade Hà fece per compagna, & vino,&oglio Spargon ne £ altrui piaghe à un tipo lì e fio .
Mif. Come compagne, fecoftei la Morte Si tira dietro, & io la vita ho al tergo ?
Giù. C’ho da far con co/}ei,s'eltas'ir>finge, Quafi non veda {altrui colpe j ò al fine, S'ìconuint* à uederle, il reo n'efeufa: lo guardinga, e feuera. e miro,e emenda Con debita cenfura ogni difetto ?
Pac. Ance la notte.perch'al dì s‘opponga : Ma giunte fan le tenebre,e la luce Vn giorno Refio,e naturai s'appella.
Qìu. "Era meco cofiei, quando cacciai l’Angeldal Citlo a più profondi abijfi { lai.