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Guarda Perugia come da elevato balcone l’amena valle dell’Umbria circondata da monti e coperta di terreno, parte arenoso e parte calcare. Un dì Lago Porzio veniva appellata, perchè di stagnanti acque era sede. Ragioni, che alla meta nostra non adducono, a palude ridussela, e paludosa serbossi sintantochè il sommo idraulico folignate Francesco Jacobilli a buono o tristo fine non riescì con interramenti ed incanalazioni, pressochè ora disseccate, a ridurla all’odierna forma. Fu vista, come ora la vediamo, ornarsi di vaghi ed utili vegetali, e la pampinosa vite non allignarvi meno del pallido olivo, che spiritoso e lucente

    sapienti battono l’altra via più difficile, ma più gloriosa della persuasione. Lode agli alti ministeri aristocratici, che senza nulla trascurare per il ben essere de’ loro principii, infrenano colla più savia prudenza le voglie inumane de’ ministeri secondarii per l’effusione del sangue. La civilizzazione ha fissato regole positive, perchè la libertà non sia scambiata col libertinaggio, ed ha convinto i primi parteggiatori dell’assolutismo, che i popoli come gl’individui percorrono un’età, e che quelli già consumarono l’età bambina, e si costituirono unanimi moderatori de’ fanciulleschi loro sbagli.