Pagina:Il terremoto del 1832 nello stato ecclesiastico.pdf/20

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condannato a morte, soffrirono moltissimo. Non pochi cammini si scaricarono, ma verun cittadino a forti precauzioni si addusse. Santa pietà dell’intemerata nostra fede, che la voce del secolo appella leggiadramente filantropia in onta al delirio dello stolto, che del futil titolo di speciosa la taccia, sollecita corresti nel petto di ogni perugino, a suscitare compassione operosa ed attiva. «L’uomo buono opera bene da se, perchè agisce in forza di ciò, che egli ha in se stesso di più nobile e di più ricco. Egli è uomo da bene in essenza e non accidentalmente, o per occasione. La vera bontà è libera, franca, maschia, generosa, ridente, allegra, uguale, uniforme, costante che cammina di passo fermo, fiero, altiero andando sempre con la sua maniera, senza guardare da lato nè di dietro, senza fermarsi od alterare il suo passo per tempo o per occasione. L’origine di questa bontà è la legge di natura, cioè l’equità, che splende in ognuno di noi, che opera secondo la volontà di Dio, poichè questo lume naturale è una