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ancor non è spenta, e le profonde viste del gabinetti di prim’ordine tollerano la diffusione del maledico giornale intitolato La Voce della Verità. Siccome adducere inconveniens non est solvere argumentum; siccome nelle dominazioni costituzionali la libertà della stampa fa pubblicare giornali di ugual tempra in senso diverso; così, volendo noi meritarci il titolo d’imparziali e di conciliatori, richiamiamo l’attenzione dei nostri confratelli di massime col propor loro in modello il metodo tanto franco quanto prudente della Biblioteca universale di Ginevra. Rivolgendoci poi ai fratelli dissenzienti ricordiamo, che Dio è la verità: Ego sum... veritas, e le verità di Dio non vanno mai disgiunte dall’innocenza della colomba, dalla prudenza del serpe. Sia pur vero, che non si presti orecchio da taluni alla verità, a veritate quidem auditum avertent, non potrà negarcisi, che il dottore delle genti ci ha insegnata la via da tenersi in simili casi. Argue, ci dice, obsecra, increpa in omni patientia et doctrina. La lizza del foglio di Modena