Pagina:Il tesoro.djvu/32

Da Wikisource.

— 22 —


comare Franzisca? Maria sta molto male, è per morire!

— Gesù! — gridò Agada spaventandosi.

— Ecco la leppa! — disse Cicchedda, senza preoccuparsi della triste novella. Ma Salvatore la guardò torvo e smontò da cavallo, mentre la comare dava ad Agada una infinità di particolari sull’improvviso peggioramento di Maria, moglie di Alessio Piscu, prediletto nipote dei Brindis, che l’avevano allevato in casa insieme alla cugina Costanza, amandolo come un figliuolo.

Alessio, giovine, bello e benestante, era ammogliato da poco tempo e aveva un figliolino.

Il giorno prima Agada era stata a visitar la malata: il suo stato non era grave e non prediceva nulla di allarmante.

— Sta malissimo ora, invece — disse Franzisca — ha passato una notte d’inferno. Io dormii in casa loro e volevo vegliar io, ma Alessio non volle: è restato tutta la notte in piedi, poverino. A mezzanotte Maria ha avuto un attacco che la credevamo morta; dopo non ha fatto che peggiorare; ora non riconosce nessuno ed ha il viso rosso come lo scarlatto.

Salvatore rimise il cavallo nella stalla e Agada cominciò a piangere, benchè in realtà non sentisse dolore; ma occorreva far così, perchè Franzisca avrebbe raccontato tutto. Intanto continuava a dar particolari interessanti sulla malattia di Maria, forbendosi ogni tanto la bocca con aria