e pentirsi. Ed ha fermo di non ricordarsi
del passato se non per deplorarlo, chiederne in ginocchio
il perdono a Dio misericordioso, e cercare di riscattarlo
con una vita di sacrificio, lontana dal mondo
ingannevole, tutta devota alla famigliuola, a’ doveri sacrosanti,
che le impone lo stato di moglie e di madre. E
bisogna, che, mai, un irrefutabil testimonio del passato,
ch’ella rinnega, non possa sorgerle contro e minacciarne
la pace domestica e riturbarne l’animo. E, sapendo, che
un testimonio tale c’è, che c’è, in mano altrui, una lettera
di suo pugno, che la condanna, se non altro, in apparenza,
come potrebbe stare con animo sereno? Ella, generoso
ed onesto, non combatterà una santa determinazione;
l’ajuterà, ancorchè Gliene incresca. Dirò, che, inoltre,
deve avere un legittimo orgoglio, la coscienza del proprio
valore; e Le disconviene di abbassarsi a correr dietro a
chi non vuole, non puole esser sua, e non sarà tale, mai
più; sicuro, mai più. Ella, gentiluomo, dimenticherà,
dunque, assolutamente, una donna, che Le si raccomanda
e Le chiede per sommo e unico favore di venir dimenticata!
Non riconsegnarmi quelle lettere! Ma commetterebbe
una violenza morale, indegna del suo carattere
onorato. Ma le dia, qua, dunque.