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del Muretto, forte depressione tra il Disgrazia e la Bernina per cui dalla valle dell’Adda si passa all’Engadina; nelle antiche carte del municipio di Sondrio è notata anzi la consuetudine, come rilevo dalla recentissima guida del prof. Brusoni, di regalare una soma di vino a chi per il primo dopo il disgelo, fosse passato dal Muretto nel Canton dei Grigioni con un mulo carico del prodotto dei vigneti valtellinesi. Si vede dunque che la Svizzera è il mercato naturale di questi vini ed i produttori di qui hanno tutto l’interesse a favorire l’esportazione.

Dei suoi vigneti il contadino valtellinese ha una cura gelosa: specialmente nella plaga compresa tra Berbenno e Ponte — che è la regione che circonda per alcuni chilometri Sondrio — la vite è coltivata su per i dossi della montagna fin dove è possibile, fin dove il clima è abbastanza caldo per farla maturare in grappoli densi. E l’impressione di ricchezza e di forza che desta nel viaggiatore affacciato al finestrino del treno che corre rapido per l’ampia vallata, è un’impressione che poi l’esperienza e l’osservazione più accurata non possono che convalidare ed approfondire nello spirito.