Pagina:In faccia al destino Adolfo Albertazzi.djvu/154

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agli altri!) — Non dar materia alle chiacchierone.... Sai che tra di loro han già combinato il matrimonio di Roveni e Ortensia?

Guido non rise, questa volta.

— Lo dice Anna, per paura che sia vero! Lo vorrebbe lei, Roveni!

Fremevo. Con quanta più forza potei farmi, domandai:

— Ma tu credi che sia vero?...

— Per me, io credo che il padrone del mondo.... punf! paf! paf! punf! (imitava l’andatura di Roveni) .... finirà con l’andarsene alla Mecca senza di Anna e senza Ortensia. Furbo, l’amico!

— Perchè?

— Di Anna ne ha già avuto abbastanza!

— E Ortensia?

— Ortensia non è ragazza per lui. Con Ortensia, scusi, bisogna ubbidire, non comandare!; e lui invece: paf! punf!; punf! paf!

Anche questa ragione m’affidava poco; piuttosto le parole e la mimica di Guido giovarono a schiarirmi quello che già Anna mi aveva lasciato comprendere: dicendo cioè, che l’ingegnere sposerebbe Ortensia, ella sperava ingelosirmi e indurmi a domandare la mano della Moser: Roveni resterebbe a lei.

Tuttavia io rifacevo la mia strada come un uomo che abbia una meta di dolore.

Quand’ecco il cavalier Fulgosi, dal suo villino, m’invocò, mellifluo:

— Dottore, ehi! Dottore! — Venne al cancello, con la mano tesa, declamando:

Mon amitié n’est pas semblable au baromètre
Qu’un air rude ou plus doux fait monter ou décroitere!