Pagina:In faccia al destino Adolfo Albertazzi.djvu/17

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e che è venuto da me per riposarsi e non può, perchè non ha distrazioni e non ne vuole, io ci patisco, perdio! me ne dispiace molto! Sforzati a cacciare il malumore....

(Sorrisi a udirmi attribuire soltanto del malumore....)

— ....Devi darmi la tua parola che uscirai dal covo, ti muoverai, andrai in paese, alla fabbrica, da qualche parte insomma, purchè quando torno a casa non ti veda con quel muso da Spinoza!

— Sta tranquillo! — feci io— ; non medito; non mi annoio: mi riposo. L’aria di Valdigorgo basterà per guarire un po’ di stanchezza....

— Sicuro che dovrebbe bastare!...; ma intanto il tuo muso da Spinoza offende Valdigorgo, offende questo paradiso terrestre, offende me!

Mino chiese: — Babbo, chi è Spinoza?

Claudio lo conosceva solo di nome; tuttavia rispose pronto e feroce:

— È un bravomo senza giudizio come Sivori! Se diventassi uno Spinoza anche tu, ti strozzerei! E voi, — aggiunse rivolto alle figlie — perchè dimenticate la consegna di non lasciare a Sivori un minuto di quiete? Tormentatelo, talpe!; fategli tutte le birichinate che vi verranno in mente!...

Marcella si scusò dicendo che temevano disturbarmi. Più ardita, Ortensia mi fissò un istante e promise che lei e Mino mi avrebbero scovato da per tutto e me ne avrebbero fatte delle belle.