Pagina:In morte di Lorenzo Mascheroni.djvu/33

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Narrò da pravi cittadin tradita
Francia, e senza consiglio e senza polo
57Del governo la nave andar smarrita.

Prima assalse l’eroe stupore e duolo,
Poi dispetto e magnanimo disdegno,
60E ne scoppiò da cento affetti un solo;

La vendetta scoppiò, quella che segno
Fu di Camillo all’ire generose,
63E di lui che crollò de’ trenta il regno.

Così partissi; e al suo partir si pose
Un vel la sorte d’Oriente, e l’urna
66Che d’Asia i fati racchiudea nascose.

Partissi: e di là dove alla diurna
Lampa il corpo perd’ombra, la fortuna
69Con lui mosse fedele e taciturna;

E nocchiera s’assise in su la bruna
Poppa, che grave di cotanta spene
72Già di Libia fendea l’ampia laguna.

Innanzi vola la vittoria, e tiene
In man le palme ancor fumanti, e sparse
75Della polve di Memfi e di Sïene.