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stefano-il-grande: suo regno e sue relazioni, ecc. 59


Vasluiu, oltre, forse, a qualche centinaia di Polacchi, avevano preso parte soltanto i Siculi, venuti da se stessi per difender in quei boschi moldavi le loro proprie terre. Mattia Corvino si contentò di aver preso sul Danubio serbico la fortezza di Sciabaz e di aver mandato in Bosnia, col despota serbo Vue Brancović, anche Țepeş,

Chiesa di Voroneţ (edificata da Stefano-il-Grande).


che da lunghi anni era, prima prigioniero, poi ospite della Corte di Buda. Migliori speranze nudriva Stefano negl’Italiani.

Pretendeva che una parte del sussidio di cento mila ducati accordato dal Pontefice a quel rè Mattia che voleva presentar il «Moldavo» come un suo «capitano», gli fosse confidata a lui, personalmente e direttamente. Venezia appoggiava nel mese di maggio questa sua