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ultimi tempi di indipendenza 89

10. Quest’è l’epoca delle prime pubblicazioni in lingua volgare, rumena. Già sul principio del secolo decimo quinto il movimento ussita, che era penetrato nell’Ungheria settentrionale, poi nel Marmaros e nelle contrade vicine alla Transilvania dopo la morte di rè Alberto, Giskra, uno dei capi dell’ussitismo di questo Nord ungarico tenne occupati intieri distretti, aveva dato per mezzo di un prete sconosciuto la prima traduzione, incompleta, della Bibbia. I manoscritti si conservavano e si adoperavano soltanto pella lettura, mentre l’uffizio divino continuava a farsi in lingua slava.

La riforma, luterana e calvina, diede ai Sassoni ed Ungheri di Transilvania l’impulso per far stampar queste antiche versioni. Rumeni convertiti al calvinismo officiale dei principi transilvanici magiari, i quali già avevano nei chiostri di Vad, di Gioagiu, eretti dai vicini principi della loro razza, i loro soprintendenti, arricchirono questa letteratura con nuove versioni di commentari del Vangelo e con migliori traduzioni del Vecchio Testamento stesso. Così ebbero i Rumeni già prima del 1600, pel lavoro assiduo del prete Coresi fuggito al di là dei monti per scappar alle persecuzioni del Lăpuşneanu valacco Mircea-il-Pastore (Ciobanul), il Vangelo, gli Atti degli Apostoli, i Salmi, parti della Bibbia» Commentari evangelici e Prediche, un’Orario (Coresi stampava anche libri slavi, adoperati poi in tutte le numerosissime chiese che non avevano accettato la Riforma). La città di Cibinio mise già nel 1544 un cate-