Pagina:Isernia - Istoria di Benevento I.djvu/24

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Il patriziato beneventano è ora ridotto a poche famiglie. E un tal fatto non fu solo opera del tempo, ma è una conseguenza del sistema invalso nella nobiltà che il primonato solo doveva farsi marito, conculcando, mercè un avanzo di leggi feudali, come era quella dei fidecommessi, i più sacri istinti della natura. E io porto opinione che l’estinguersi di tante famiglie patrizie sia ridondato in danno di Benevento; poichè sebbene io sia avverso al borioso e ignorante patriziato, il quale non è che volgo, niuno ignora però che il patriziato italiano, il quale ci venne primamente rozzo e ignorante dalla Germania, col promuovere in seguito le più nobili istituzioni, e coltivare e favorire i buoni studii, si acquistò alta reputazione appo tutte le classi sociali, e fu una gloria d’Italia; ed anche il patriziato beneventano, allorchè fu piú numeroso, partecipò non poco alla coltura del patriziato napoletano, e illustrò in più modi il suo nativo paese.

E infine, per ciò che concerne i pregiudizii del nostro popolo, di cui suona bugiarda la voce in tante parti d’Italia, io credo che in Benevento essi siano minori che in altri luoghi, per non dire che non esistano punto, poichè niuno, che io sappia, presta fede alle malie, alla iettatura ed alle streghe: errore popolare di altri tempi, alimentato da un gran numero di scrittori di tutti gli stati d’Italia che trattarono di tali fole ora per celia ed ora appensatamente.1

Laonde, a raccogliere in poche parole le cose dette innanzi, bisogna ritenere che Benevento, atteso la sua favorevole postura, e le incantevoli adiacenze ricchissime di agricoli prodotti, la proprietà assai bene scompartita tra le diverse classi, nonchè l’ingegno e la coltura de’ suoi abitanti, non ha da invidiare qualunque altra città dell’Italia meridionale.

  1. Vedi la mia opera: I pregiudizi del Popolo