Pagina:Isernia - Istoria di Benevento I.djvu/242

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sui primi tempi, a concedere ai duchi un comando supremo e indipendente, pel quale i longobardi acquistarono quivi una nuova patria, e la riordinarono come meglio ad essi talentava, e ciò spiega la fiducia e l’affetto che i longobardi di Benevento nutrirono pei primi duchi e pei loro successori; e perchè la tendenza a costituire uno Stato indipendente dal regno con leggi proprie non si palesò soltanto nei duchi, ma anche nel popolo beneventano.

Nell’anno 726 l’imperadore Leone emanò il suo funesto editto contro la venerazione delle immagini, e il re Liutprando credette di scorgere nei tumulti ed interni commovimenti prodotti da quel divieto la migliore occasione per mettere in atto i suoi divisamenti. Laonde appena si diffuse la nuova che un esercito greco da Ravenna muoveva verso Roma, i longobardi trassero in aiuto dei romani, e Liutprando (probabilmente nel 728) s’inoltrò nell’esarcato e nella Pentapoli, e gli venne fatto di conquistare le più importanti città di quelle provincie, non esclusa la stessa Ravenna che per tradimento cadde in suo potere. E, seguendo il suo esempio, un’altra armata di longobardi irruppe nel territorio romano, ed occupò Sutri, sicché da due lati era aperta ad essi la via di Roma. Però Liutprando non prosegui le sue conquiste, ma anzi, annuendo alle preghiere del pontefice, restituì Sutri non già all’impero greco, ma allo stesso pontefice. Questi allora, che paventava assai più le conquiste longobarde che le greche violenze, incitò il duca di Venezia a trarre in aiuto dell’Esarca che in quella città erasi refugiato, e a tentare l’acquisto di Ravenna. Al duca andò molto a genio la proposta, e con un assalto vigorosissimo ed impreveduto riuscì d’insignorirsene, facendo prigione lo stesso nepote del re; e dopo un tal fatto la massima parte delle altre città furono nuovamente sottoposte al dominio greco. Né debbo tacere che la politica adottata in quell’occasione da Gregorio II fu seguita in avvenire da tutti i pontefici, i quali, per serbare indipendente il papato, e procacciarsi un dominio territoriale, stimarono indispensabile d’impedire in Italia la formazione d’un regno forte ed u-