Pagina:Istorie dello Stato di Urbino.djvu/167

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128 Dell'Historie de' Galli Senoni.

(purche del misto foro non siano) che queste nelle terze instanze, al Collegio devolvonsi: di cui l'auttorità è assai grande, havendo egli potere, non solo di vedere le seconde, e terze istanze; le cause laicali, e l'Ecclesiastiche miste; mà insieme di crear Dottori, e Cavaglieri; e niuno di questo Stato (che altrove fia laura Dottoral decorato) può di questa i Privilegi godere, da i Pesaresi, e Gubbini in fuori, se da questo Collegio, con rigoroso essame non siamo approvati. Quivi anche un'Hospitale si trova, non punto à questo celebre Collegio dissimile, possedendo ricchissime entrate, le quali fedelmente sono da dodici Gentill'huomini, primati della Città, maneggiate in beneficio di ogn'uno singolar custodia: oltre le doti, le quali dona alle fanciulle adulte, che si maritano, ò vero che si fanno Monache; alimenta per sempre intorno à mille persone. Quivi assai Monasteri di Religiosi Claustrali si trovano, di buonissime entrate; in alcuni de' quali sendovi studi formati, vi stantian huomini di gran valore in lettere, con gioventù molto erudita. Vi sono Monasteri, e numerosi Conventi di Monache, che nelle virtudi, e nel buon'essempio, & in buontade fioriscono, specialmente quelle di Santa Chiara, che riempiono tutta la Regione di soavissimo odore, per l'austerità della vita, e per la severissima disciplina. Non in manco numero che i Monasteri di Religiosi, vi sono le Scuole e le Confraternità de' Laici, nelle quali, à i prefissi tempi, devotamente à gli essercitij spirituali ritiransi, e vi stanno con divotione, non meno che i più stretti Religiosi attenti: mà più de gli altri i Confratelli della Grotta, e quelli di S. Gioseppe, che gli uni, e gli altri non havendo cosa di proprio, sontuose dimostrationi fanno di essemplar divotione. Dentro il Territorio medesimo, il quale, benche sia montuoso, è fecondissimo d'ogni bene, si contengono poco men di quaranta Castelli murati, & un grosso numero di popolati villaggi. Come anche quattro ricchissime miniere, di mondo argento la prima ne i fiumi Qualagnesi, di puro solfato la seconda nel Distretto di Cagna, da cui in gran copia estratto, da Paesani con lucrosi traffichi in ogni parte di Europa sitrasmette: Di candida, e dura pietra la terza nel Monte Cesana, che al marmo pario quella rassembrando, fassi de gli scarpelli illustri soggetto degno; L'ultima similmente di pietra, ove il Petrelata aprì il Console Flaminio à passaggieri della Strada Romana, d'onde anco la selce estrasse per seligarla. Et in ogni parte del medesimo Territorio aria tanto salubre si trova, che in somma perfettione ogni cosa produce, le piante non slo gli animali, e gli huomini: mà gl'ingegni ancora in simeatrica corrispondenza; essendo quelli universalmente perspicacissimi, come io posso affermarlo per l'esperienza, che havendo letto in quella Città Theologia scolastica, e l'arti, intorno à quattordici Anni, conobbi

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