Pagina:Istorie dello Stato di Urbino.djvu/27

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Giovanni Ondadei Nobil Pesarese Consultore di Francesco Maria Duca d’Urbino.|||
Pesaro col fiume dall’Idolo d’oro d’Iside, Isauro si appella.|||
Pesaro da diverse nationi posseduto, da’ Romani si deduce in Colonia.|||
Monte Accio da Alessandro Sforza si chiamò l’imperiale.|||
Tempio di S. Domenico fondato sopra le rovine del Tempio di Giove Massimo.|||
Pesaro ingogliato dal Terremoto.|||
Sole prodigioso comparso in notte in Pesaro.|||
Illustrato in Cielo dall’innocente sangue de’ Martiri suoi Cittadini.|||
Distrutto da Vittigi, da Belisario si riedifica.|||
Leuthese Gallo, havendo saccheggiato l’Italia, fù rotto in Pesaro.|||
Pesaro in poter degli Essarchi, si annovera trà le Pentapoli.|||
Pesaresi favorendo la Chiesa, si oppongono à Desiderio Rè de’ Longobardi.|||
Pesaro liberatosi dalla Tirannide de’ Malatesti, torna alla Chiesa.|||
Pesaresi rotti in Urbino, gran strage fanno de gli Urbinati in Pesaro.|||
Malatesti dal Sommo Pontefice investiti della Signoria di Pesaro.|||
Pesaro viene in poter d’Alessandro Sforza.|||
Pesaro Giardino d’Italia.|||
Liberatosi dalla Tirannide di Cesare Borgia, torna in potere de’ Sforzeschi.|||
Galeazzo Sforza da Giulio Secondo è cacciato dalla Signoria di Pesaro.|||
Viene in potere di Francesco Maria Secondo Duca d’Urbino.|||
Da Guido Baldo suo successore si cinge di fortissime mura.|||
Estinta la linea de’ Duchi della Rovere torna alla Chiesa.|||
Pettino Città edificata da’ Pelagi nel Monte Persene.|||
Propugnacolo della Contrada Senonia.|||
Tolta da’ Senoni à’ Toschi, da’ medesimi Senoni viene habitata.|||
Da’ Romani della dignità municipale fù decorata.|||
Distrutto da’ Goti, da’ suoi Cittadini riedificato, Macerata s’appella.|||
Rimino, e sua origine.|||
Travagliato da’ Toschi.|||
Con gli aiuti de gli Umbri si libera da’ suoi nemici.|||
Borghi di Rimino fabricati, & habitati da gli Umbri.|||
Rimino, cacciati gli Umbri, in poter si pone de’ Toscani.|||
Conquistato da’ Celti, resta dishabitato.|||
Da’ Romani riedificato, si deduce da essi in Colonia.|||
Annibale teme di accostarsi à Rimino con gli suoi Esserciti.|||