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mila sproni dorati rimasero in potere de'
vincitori per monumento di lor vittoria ,
Filippo marciò due volte in persona
contro di essi senza alcun frutto, onde
senza piu curarsi delle cose della guerra,
ne di tanti sudditi periti così stranamen
te, si rivolse a far eleggere un Pontefice
suo suddito e suo partigiano. Questi fu
Bertrando di Pot, avveduto Guascone, che
la maggior parte degli scrittori accusano
di avergli promesso con giuramento un as
soluta deferenza alle sue volontà, forse
perchè revocò tutte le bolle di Bonifazio
VIII, e non vergognossi di acconsentire,
che si procedesse criminalmente contro
la memoria di un suo predecessore ver
gognosamente perseguitato dalla corte
di Francia, sin dentro al sepolcro. Per
onore del Pontificato, il Concilio di Vien
na del 1312 lo liberò dall' accusa di
eresìa, senza pronunziare alcuna decisio
ne intorno agli altri reati apposti, che
una società di Cavalieri Spagnuoli si
offrì di provare falsi e chimerici con
la punta della spada.
Tra questi Cavalieri vierano di quei
detti Templarj, istituiti in tempo delle
Crociate per difesa del Tempio di Geru
salemme. Quest' Ordine possedea in
Francia gran beni, e ricchezze più che
altrove, onde tutta la vendetta di Filippo
e de'suoi cortigiani andò a cadere sopra
di essi. Tutti i nobili e quelli che ave
ano denari erano in que'tempi licenzio
si e superbi all'eccesso, ma per concita
re contro i predetti Cavalieri l'odio del
la moltitudine, si arrivò a dire fuori di