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tra loro per gelosia di autorità, e la Fran cia rimane insanguinata da capo in fon do. In fine Luigi esce dal suo ritiro, tor na ad ascendere il trono , e richiama presso se Giuditta, la quale, deposto il sacro velo, riporta in corte la sua ambi zione inasprita dalla sete della vendetta. Ne provengono in conseguanza nuovi or rori, e nuove battaglie, e carnificine. Vien di nuovo deposto l'Imperatore da i sudditi, e la sua corona conferita a Lo tario suo figliuolo, che lo fece condan nare in pubblica assemblea da Ebbone Arcivescovo di Rheims, alla penitenza per tutto il corso di sua vita. Condotto ven ne prigioniero a S. Medardo di Soissons, e nella Chiesa gli furono tolti da'Vesco vi gli ornamenti Imperiali, rivestito di sacco, e di cilizio, e poi rinchiuso in u na cella, I Normanni frattanto scorrevano per le provincie, piene di disordini, di anarchìa, di masnadieri, e di assassini, che spogliavano i viandanti, non meno che i proprj compatriotti. Le città erano saccheggiate, i castelli desolati e brucia ti, Il Re il più indulgente e più mansue to, più volte assalito rimase come un ti ranno da' sudditi, e da' figli istessi, per chè i vizj della debolezza in un paese pieno di spiriti incostanti, e tumultuosi, atti sono ad eccitare le sedizioni, ugual mente che le asprezze della tirannia. Sotto i successori di Luigi, la Francia continuò ad essere un teatro inesausto di miseria, confusione, discordia, mis fatti atroci, e guerre civili. La battaglia di Fontenoi in Borgogna si vuole da' più
