Pagina:Italiani illustri ritratti da Cesare Cantù Vol.2.djvu/194

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184 illustri italiani

volta informato l’I. R. Governo, potrà esso rilevare quale sia il piano che l’Istituto intende di seguire nelle successive sue operazioni, le quali riguarderanno principalmente i vocaboli delle scienze e delle arti.

“L’opera del cavaliere Monti sarà divisa in cinque parti:

“1ª Errori della Crusca e rispettive correzioni;

“2ª Aggiunta di vocaboli tutti classici e vivi;

“3ª Locuzioni, tutte classiche egualmente e corredate di note critiche;

“4ª Del bene e del male fatto dalle Giunte Veronesi;

“5ª Saggio di vocaboli messi per morti nel Vocabolario e resuscitati dall’uso; e d’altri vocaboli messi nel Vocabolario per vivi, e già morti del tutto”.

Indicammo le vicende della Proposta, opera omai giudicata dalla celere posterità. Il Monti chiedeva venisse in luce a spese dell’Istituto, e giace negli atti questa dichiarazione, di pugno di lui:

    maestri, e molti laboriosi manuali, così a quest’opera si debbono accettare materiali da tutti che vorranno contribuirli, e suggerimenti e censure e consigli dagli intelligenti d’ogni italiano paese. Importa quindi moltissimo che la Commissione dirigente sia sceltissima, e serbi scritta ne’ suoi atti la ragione d’ogni passo che farà, pronta a dimostrarla o al Pubblico, o ai principi interessati nel glorioso esito dell’impresa;
    7° Il nuovo Vocabolario dee proporsi due fini. L’uno di agevolare agli stranieri la sicura intelligenza di tutti i nostri grandi scrittori. L’altro di guidare gli Italiani a scrivere con purità, proprietà, facilità ed eleganza la propria lingua;
    8° Perciò il nuovo Vocabolario dovrà primieramente metter la falce a tutti gli errori trascorsi nell’antico, errori di molte specie, e che qui non è luogo a notare partitamente;
    9° Dovrà dare le etimologie de’ vocaboli, parte trascuratissima ne’ Vocabolarj esistenti, e giovevolissima agli stranieri, che, già sapendo il greco o il latino o il francese o il tedesco, piglieranno così in mano il filo ariadneo dell’analogia: utilissima poi ai nostri che avranno una guida sicura che li conduca, ove si trovino nella necessità di piegarli ai sensi figurati, o derivarli, o crearli senza pericolo. E dico crearli, perchè ogni viva radice dee mettere i suoi rampolli: ed è cosa strana il vedere ne’ nostri Vocabolarj molti rampolli senza radice;
    10° Dovrà distinguere i vocaboli antiquati, per mera intelligenza degli scritti antichi, e separare il Vocabolario de’ morti da quello de’ vivi, siccome ha fatto con molto avvedimento nel suo gran lessico il Forcellini;
    11° Dovrà con apposito cenno segregare dai vocaboli della prosa i vocaboli unicamente proprj della poesia. E in questo modo il Vocabolario diverrà non solamente maestro di lingua, ma guida ancora di stile;
    12° I vocaboli da aggiungersi si dovranno prendere o dall’uso legittimato “quem penes arbitrium est, et jus, et norma loquendi”; o dagli scrittori avuti per buoni dal consenso dei più. Dovrà quindi la sua Commissione per norma dei lontani collaboratori pubblicare un catalogo di tutti quegli ottimi, che la Crusca non ha citati,