Pagina:Italiani illustri ritratti da Cesare Cantù Vol.2.djvu/200

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190 illustri italiani

letteraria e lingua usuale, la differenza tra il parlar delle sale e lo scrivere del gabinetto; e per formare, coll’accordo comune, una prosa studiata e popolare, semplice e colta, istruttiva senza pedanteria, dilettevole senza trivialità, forbita dai dotti, intesa dagli indotti, aggradita dall’intera nazione, della quale saldi viepiù l’ingenita unità1.


  1. Poichè anche più tardi, e sino dal ministero cercossi ridestare l’abbaruffata, giovi avvertire che questa nota fu stampata nel 1839, ed è consentanea a quel che io pubblicava sul Ricoglitore fin nel 1836. Che se ciò, e quel che diremo a proposito del Grossi, trovasi conforme a quanto adesso è professato da un insigne contemporaneo, causa e merito ne è l’averlo noi, fin d’allora, dedotto da esso maestro.