Pagina:Italiani illustri ritratti da Cesare Cantù Vol.2.djvu/40

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32 illustri italiani


Dagli antichi sempre fu Plinio tenuto per comasco. Nel catalogo Virorum Illustrium, probabilmente di C. Svetonio Tranquillo, certo d’un antico, troviamo: Plinius Secundus Novocomensis. Il Cronico di Eusebio Cesariense sotto l’anno duodecimo di Trajano porta: — Plinio Secondo novocomense, oratore ed istorico insigne.... perì mentre visitava il Vesuvio». Contendevasi interpolato questo passo, ma, oltrechè si trova pure nella vetusta traduzione armena, l’antichissimo palinsesto scoperto dall’infaticabile Maj ne pose fuor di dubbio l’autenticità. Assai luoghi delle opere di Plinio Minore vincono la causa; e per tacer d’altri, in una lettera al decurione comasco Cromazio Firmo dice: — Tu sei della mia patria: teco usai alla scuola: dai primi anni abitammo una sola casa: tuo padre fu l’amico di mia madre, di mio zio materno e di me, per quanto l’età permettea»1.

Donde appare che lo zio materno, cioè Plinio, avea stanza a Como. Poi, nell’orazione ai padri comaschi, rammenta la munificenza di me e de’ parenti miei. Se Plinio fosse stato veronese, non avrebbe avuto colà i suoi beni? Ora Plinio suo nipote, che ne fu erede, ricorda ogni tratto suoi possessi nel comasco, non uno a Verona.

Primo, ch’io mi sappia, a dire Plinio veronese, fu un Giovanni, ignorante prete mansionario di Verona nel 1313. Il citare l’autorità sua e d’altri, cresciuti in tempi oscuri, compreso il Petrarca, non mostra che la debolezza della causa sostenuta dai Veronesi. Vollero anche appoggiarsi alle iscrizioni, e, non accennando quella riconosciuta apocrifa2, ne recarono una spezzata, che fu letta e interpretata in cento modi, e non si sa dove fosse, ed ora più non esiste.

In questa Plinio è detto solo augur: possibile se ne tacessero le tante altre dignità per rammentare solo questa da sì poco? Possibile che nessun altri gli attribuisca tale dignità, neppure il nipote quando, eletto augure, nomina e Giulio Frontino e Gicerone ch’ebbero quel grado?3

Vollero anche dire che il naturalista non fosse dei Plinj, bensì dei Secondi, perocchè varie iscrizioni del veronese commemorano i Secondi. Ma per poco che uomo sappia d’antichità, conosce che l’ap-

  1. Epist. 19 del lib. I.
  2. Vedi Muratori, Novus Thes., III, 1803.
  3. Epist. 8 del lib. IV.