Pagina:Jessie White La miseria di Napoli.djvu/42

Da Wikisource.
28 parte prima.

ziere Francesco Mastriani nelle sue Ombre, Vermi e Misteri di Napoli.

Del resto, per formarsi un’idea netta e schietta di ciò che importi una popolazione accovacciata nei bassi, nelle sottoscale, nei bassolini, bisogna proprio visitare la Sezione di San Lorenzo. Manca in quasi tutti i cortili lo scolo per le acque sporche e per le materie infette; in Vico Donna Regina dei bassi vi difetta la ventilazione al punto che per la conseguente infezione nessun padrone di casa napolitano vi metterebbe i porci, e certamente i conigli vi deperirebbero; in Vicolo Freddo c’è un bassolino, ove non entra un fiato di aria pura e ci abitano dieci persone. Le sottoscale non hanno che una breve porticina d’accesso.

Molti dei bassi giacciono al di sotto del livello della strada e del cortile, onde la feccia del cortile vi s’infiltra.

Chi teme ch’io carichi le tinte, interroghi il libro citato di Marino Turchi intorno alle 12 Sezioni di Napoli, e visiti uno per uno i 330 bassi o sottoscale che l’autore esplorò nella Sezione di San Lorenzo nel 1866 e ci dica i progressi compiuti in questa Sezione. Le ore proprie di passare in rivista la popolazione dei bassi, che somma a 12 mila anime, sono le mattutine quando i mesti abitatori si affrettano di uscire da quei sozzi e stomachevoli canili, ove non evvi acqua nè caminetto per cucinare, nè cesso nè altro, sicchè tutte le funzioni della vita si esercitano in istrada. Uomini e donne, presso a poco in istato di natura; nessun pensa a lavarsi, ma le donne s’inge-