Pagina:Kant - Considerazioni sul sentimento del sublime e del bello, Napoli, 1826.djvu/84

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nei caratteri nazionali. 83

turali moviventi del genio, la di cui bellezza verrebbe a spegnersi nelle cure d’una timorosa previdenza:

Nulla è più contrario ai progressi delle arti e delle scienze quanto un gusto straordinario e bizzarro. Portandosi oltre i limiti, ei corrompe la natura ch’è il tipo di tutto ciò ch’è nobile e Bello. E ciò si è sempre opposto perchè gli Spagnuoli si distinguessero in questa carriera. Le qualità morali potendo pur divenire segni caratteristici del genio dei popoli, noi andiamo da questo punto di vista ad esaminare quello che debbesi accordare o pur ricusarsi ad ognuno, nella sua tendenza verso il Bello e ’l Sublime.

Grave è lo Spagnuolo, taciturno e veridico. Egli è difficile l’apportare una maggior moralità di lui nelle relazioni commerciali; la sua anima, libera con purezza, preferisce le grandi alle belle azioni. Poco disposto, per suo naturale, ai dolci e benevoli costumi, sovente mostrasi insensibile, e cade qualche volta nel crudele. L’auto-da-fè mantiensi presso di lui, meno per l’influenza delle idee che per quella del gusto nazionale, inchinevole verso tuttociò ch’è bizzarro e romanesco. Il rogo, che una falsa pietà và ad accendere a un tratto, e verso cui trascinansi infelici coverti di diabolici segni del san-benito, nel suo detestabile apparato colpisce la sua immaginazione d’uno spavento frammisto di rispetto. Mal saprebbe dirsi che sia più magnanimo o più disposto all’amore che ogni altro popolo: ma lo è d’un altra maniera, e questa esce da tutte le regole ricevute. Abbandonare il proprio aratro e andare a passeggiare,