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gionata questa terza specie del luccicare fosforico del mare da’ vermi gelatinosi (molIusche), la di cui forma si può riconoscere nell’acqua per mezzo del loro proprio splendore. Così anche luccica all’oscuro la specie dei calamarj o seppie, e quella delle meduse; e rare volte ho osservato questa qualità ne’ pesci ed animali testacei; ma non mai ho incontrato grarnchietti fosforici (cancer cragnon Linnaei) o altri insetti, fuorchè le scolopendre, delle quali alcune luccicano: per esempio, la scolopendra elettrica, e la scolopendra phosphorica Linnaei, che una volta, in distanza di alcune centinaja di miglia dalla terra, cadde sulla nave, avendo forse per mezzo delle sue ale abbandonato l’acqua, suo proprio elemento».

«Il fenomeno più rimarchevole di questo genere l’osservammo nella notte del 29 al 3o di ottobre 1772, alla distanza di alcune miglia dal capo di Buona Speranza, mentre spirava un vento fresco. Appena incominciata la notte, parve il mare essere quasi una fiamma generale; ciascun’ onda che si rompeva mostrava un margine lucido, ed ove la nave toccava l’acqua, ne nascevano strisce di luce fosforica. Fin dove si estendeva la vista, ci