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della lunghezza di due o tre braccia e di un’altezza conveniente, sono affatto spianate, consumate e distrutte1. Di là passa sulla costa meridionale dell’Africa verso Gibilterra. L’evaporazione maggiore in questa parte meridionale del mare, e la mancanza del soccorso dl acqua per mezzo dei fiumi, attrae maggiormente la corrente dal mar nero, e la conduce sempre accanto alla costa. Quindi tutti quelli che fanno vela verso il Levante, si tengono sulla costa d’Europa, e ritornando prendono la costa dell’Africa.

Sulla costa della Siria si sono trovati qualche volta de’ frammenti di bastimenti, o di canot, dalle di cui sostanze (di canna d’india) ornamenti, costruzione e giunture (cuciti e coperti di pelle di foca) si potè giudicare con sicurezza, che venivano dal Senegal, dalla China, dal Giappone, dal mar rosso o da Kamschatka; e se i vascelli del mediterraneo fossero costruiti in modo particolare, si ritroverebbero sicuramente gli avanzi loro nelle Indie occidentali o nell’America settentrionale.

  1. Ved. il viaggio di Shavv. tom. 2. pag. 69.