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46 IL PIAZZI A PARIGI.

acquisita confermava nei metodi. Allora cominciarono ad aprirsi pel Valtellinese nuovi orizzonti, e provò in sè stesso impressioni nuovissime; e la verità grado a

    diligenze per servirvi. Mi fu proposto un certo M.r Ruffin che mi fece fare più giri, e tutti infruttuosamente. Infine mi recai da M.r Caussin. Egli mi disse, che già da qualche tempo era stata rimessa in Napoli al Marchese Caraccioli una copia del libro arabo della Storia di Sicilia d’Alnovairo: mi soggiunse che rispetto a quella parte di Storia d’Africa, che riguarda la dinastia degli Aglabiti, e Fatamiti giudicava inutile farne copia, avendo egli trascritto tutto ciò che può interessar la Sicilia, e postolo in forma di nota alla traduzione che costì mandò due anni sono. E facendo io nuove istanze mi suggerì, che volendone assolutamente una copia, era miglior consiglio farne ricerche in Marocco, ou (sic) in Madrid, ove trovansi degli esemplari delle opere di Alnovairo migliori assai di quelli che conservansi in questa stessa Biblioteca, i quali, al dire di lui, sono scorrettissimi e pieni di lacune. Non contento di ciò, feci nuove ricerche, e fui in fine condotto da un Nazareno, che è l’unico in Parigi, capace a fedelmente e correttamente trascrivere li M.S. arabi. E questi un monaco Basiliano, e chiamasi il P. Dionisio. Trovasi occupatissimo, essendo continuamente impiegato per commissione della Biblioteca; nientedimeno, si è arreso alle mie preghiere, e mi ha detto, che la copia, che già avrete avuta è opera sua, e farà la seconda ancora ove sia necessario, e finalmente trascriverà quella parte della Storia d’Africa che voi desiderate. E poiché è a ciò necessario il permesso di M.r Lettoire, sono stato dal medesimo, che mi ha promesso di rimettere il M.S. nelle mani del P. Dionisio ad ogni mia ricerca. La spesa per la sola copia della parte d’Istoria d’Africa, che voi volete, monterà a 8 luigi.