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Pagina:L'elemento germanico nella lingua italiana.djvu/166

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138 fiadone.


dalle forme romanze antiche, e da quelle ger. stesse. Sicchè, tutto computato, mi pare quasi evidente che la maggiore probabilità sta sempre per l’etim. sostenuta dal Diez e accettata dal Littrè. La forma fr. moderna è fief, dove la f sarebbe un indurimento di u o v, finale dell’afr. fieu; benchè altri traggano fief immediatamente da fied (come soif da sitis), e fied da fëhod; ed infine Gröber (Zeits., II, 459) ritiene che fief sia sost. verbale tirato da fiever [bl. fevare], che viene direttamente dall’etim. t. fe(h)u, dove l’u finale s’è consonantizzato in v, precisamente come in esquiver da ger. skiu(h)an. Fief avrebbe poi generato fiefer. I deriv. fr. procedono non da fief, bensì da feudum o feodum, come gl’italiani feudale, feudatario, infeudare.

Fiadone, favo di miele (Libro Simil.; Tratt. Car.). Questo nome coll’afr. flaon, fr. flan [donde ing. flawn, focaccia d’uova] prov. flauzon, sp. flaon, focaccia larga, venne mediante il mlt. flado, usato già da Venanzio Fortunato, dall’ aat. fiado, focaccia pei sagrifici, mat. vlade, focaccia larga e sottile, tm. Fladen, a. ol. vlade, via, m. ing. flate [got. * flatha], focaccia, vall. flate “fiadone di vacca”. È evidente che l’idea di “piano, piatto” è la fondamentale in tutte queste voci, e che la specializzazione in quella di “favo di miele” è avvenuta sul territorio delle ling. neolatine. La voce ger. spetta al preger. platan o plathan, che vediamo riflessa nel gr. πλατύς, largo, πλάτανον, platano, πλάθανον [il θ per idg. th] piastra da far focaccie, sans. prthús, largo [donde prthúi, terra, v. Feldmaresciallo], práthas, larghezza, zend. perethus, largo, frathanh, larghezza, lit. platús, largo. Qui si connettono pure mediante apofonesi il l. plôth che scorgesi in Plôtus, Plautus propriamente “piede piatto,” semiplotia, mezza scarpa, mat. vluoder = tm. Flunder, pesce piatto. Affini, ma più lontanamente, sono i derivati dall’aat. flaz, anrd. flatr, piano, piatto, cioè: ags. ing. flat, dan. flad; poi aat. flazzi, flezzi, dal quale ceppo si svolsero prov. flatar, adulare, flataria, adulazione, flataire, adulatore, fr.