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Pagina:L'elemento germanico nella lingua italiana.djvu/288

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260 guizzare — guscio.


Guizzare, scuotersi dei pesci per aiutarsi al nuoto (Guinicelli, Dante). È vb. indubbiamente d’orig. ger., come mostra il gu iniziale; e dovette svolgersi dalla rad. del vb. dialettale t. witsen, witschen, d’ug. sig. Nel dial. bt. s’incontra la frase wits was he weg. Deriv.: guizz-ata-evole-o.

Guoffola, vuoffula, guancia (dial. napol.). Il Diez si domanda se questo vocabolo sia da derivarsi dal l. offula, dim. di offa, boccone, con isviluppo di concetto retrogressivo, inverso di quello di boccone da bocca, ovvero dall’aat. hiufilâ, guancia; e risponde che le vocali stanno a favore della prima etim., ma l’iniz. h ger. = a g rom., come in gufo da aat. hûf, huvo, militano per la seconda. Noi aggiungiamo che l’aat. oltre ad hiufilâ, presenta anche hûfila, hûfeli, il mat. hiufel, hûfel, forme attinentisi (se pure non ne sono i dimin.) ai nomi houf, hûfo, cumulo, mucchio, e più vicine alla voce nap. che hiufilâ. Evidentemente la ragione della denominazione sta nell’essere le guancie un “qualche cosa di rilevato e gonfio”. Ma più che la forma mi pare che favoreggi la deriv. ger. il concetto, che in quest’ultima è identico nelle due lingue, dovechè nell’etim. l. presenterebbe un passaggio molto strano. Il difficile è a spiegare come una parola d’orig. ger. si riscontri nel dial. nap. e non in altri. Ma potrebbe essere stata voce lasciata in quei luoghi dai Longobardi di Benevento, ovvero dagli Hohenstaufen verso il 1200.

Guscio, corteccia legnosa d’alcuni frutti o dei loro semi (Fra Giord., Pallad. Agric.). Gli corrispondo fr. gousse d’ug. sig., a cui sono vicinissimi i dial. it.: mil. mod. guss, gussa, romag. goss, gossa, ven. sgusso, gussa, sgussa. Una delle etim. più probabili di questo nome d’origine ancor incerta, è quella proposta dallo Scheler, da aat. hulsa, hulst, mat. hülse, hülsche, tm. Hülse, fiamm. hulsche, ing. husck, baccello, guscio, calice. Il Diez a questa deriv. dello Scheler oppose la difficoltà dell’iniz. h ger. che in fr. non presenta un caso in cui siasi convertita in g. Lo Scheler per altro