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Pagina:L'elemento germanico nella lingua italiana.djvu/318

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290 logorare — logoro.


pone che il nome loggia venga da fr. loge e quest’ultimo da vb. loger, quando invece it. loggia è indipendente dal nome fr., e quest’ultimo dal vb. corrispondente; poi ad ogni modo il l. locare, se mai, avrebbe prodotto un louer o loquer. Inoltre tra il sig. di locare e di loggia c’è un passaggio fortissimo, poichè loggia contiene una determinazione o specificazione che non potè svolgersi per nulla dal senso troppo generico di locare, e che ha bisogno d’un qualche altro concetto più preciso. Il cangiamento di b in g, non fa difficoltà; essendosi verificato in altri casi, ad es. in it. cangiare, fr. changer da cambiare. V. Lubbione. Deriv.: logget-ta-tina; loggia-mento-to; loggiona. Composti: Alloggia-mento-re; alloggio-tore-trice-geria. Diloggiare, sloggiare.

Logorare, consumare le cose che s’usan per cibo bevanda e simili (Jacopone, Villani, Boccaccio). Questo vb. è verisimilmente derivato dal nome logoro. A prima vista non si capisce che relazione di senso ci possa essere tra l’idea di “esca, insidia, allettamento” e quella di “consumare, distruggere”. Ma, se ben si considera, la connessione c’è. Ciò che adesca ed alletta consuma sè ed altrui. Difatti appunto per questa affinità di idee, il mat. luodern significò “gozzovigliare, godere sollazzando, condurre vita dissoluta”; concetti implicanti quello di “consumare”. I vb. fr. leurrer e prov. loirar conservano il signif. primitivo di “adescare, sedurre, affliggere”. Il Muratori traeva questo vb. da l. lurcari, esser ghiotto. Ma nè il senso nè la forma favoriscono molto questa congettura.

Logoro, arnese degli strozzieri, fatto di penne e di cuojo a modo d’un’ala, con cui, girandolo e gridando, si richiama il falcone che non torna al richiamo (Dante, Buti, Galilei). È nome che colle voci sorelle prov. loire, afr. loitre, fr. leurre d’ug. sig. [leurre da luoder, come feurre da fuoter] ing. lure, pezzo di cuojo per allettare il falcone, procedette da mat. luoder lüder, esca, insidia, vita dissoluta, crapula, da cui tm. Luder; carogna, esca, rozza.