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Pagina:L'elemento germanico nella lingua italiana.djvu/381

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niffolo — nizzo. 353

stiene che la voce rom. ha per fondamento forme ger. sorelle alle vedute sin qui, e non queste direttamente. Nel bl. non s’incontra; e ciò si spiega facilmente, giacchè soltanto le parole in attinenza colle istituzioni militari, politiche e civili dei conquistatori, furono generalmente quelle ch’ebbor l’onore d’entrare nel latino-medioevale scritto; quelle di genere diverso, come questa, continuarono semplicemente a vegetare fra il popolo, finchè poi penetrarono nelle nuove lingue rom. Il Diez connette giustamente a nome ger. nif il vb. fr. nifler [oggi usato esclusivamente in re-nifler], riassorbire pel naso, annasare, limos. niflá, pic. nifler d’ug. sig. Anche nel campo ger. troviamo vb. formatisi sullo stesso ceppo e con signif. affine a quelli dei dialetti fr. Così svizz. niffen, arricciare il naso (v. Niffolo), bavar. niffelen, parlare col naso; ing. sniff, l’aspirare del naso, snift, sbuffare, snuff, aspirare, tabaccare, snufle, parlare nel naso, tm. schnüffeln, annasare, schnupfen, tabaccare. Anche il piem. nuflé, annasare, s’attiene evidentemente a questa rad., e pare riproduzione di t. schnüffeln. I vb. td. e ing. aventi l’u per base hanno riscontro in olsteinese nüff, naso, ceffo, arciere. Secondo lo Schade il tema ger. sarebbe stato nafia in cui l’a fondamentale sarebbe per Ablaut passato per tutta la scala delle vocali deboli e dolci, cioè e i ed u. V. Niffolo. Deriv.: niffa-ta-to.

Niffolo, ninfolo, naso, becco. Questo è dimin. della parola precedente, invece di cui è restato in uso. La fr. it. «torcere il niffolo» corrisponde esattamente pel signif. al vb. svizz. niffen “arricciare il naso”; ed è una prova di più per l’etim. ger. della voce rom.

Nizzo, contuso, ammaccato. È voce dei dial. lombardo (mil. e modenese) e napol. S’incontra anche, nell’antico genov. sotto la forma di niçio. Qua e colà ha per iniz. la m. Così nelle Glos. berg. miza vale “contundere” e mizatura “contusione”, e tirol. smizzar “pigiare, schiacciare”. Lo si vuole fare affine a tosc. mezzo, crem. mizz


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